Il
Campionato racconta che lo scontro dovrebbe essere Inter e
Juve. Tifosi e mass media sono accontentati. La "singolar tenzone" si
annuncia dilaniante e melodrammatica: Juve e Inter manifestano
idiosincrasia. È uno scontro identitario. Non si percepiscono come
avversari, ma si sentono come nemici. I loro scontri ricercano la
polemica, la fomentano. Si incontrano poiché non hanno scelta. Ma il
dibattito è incentrato su un tormentone: come gioca Allegri. La
risposta è semplice, lo schema tattico punta sulla difesa a
oltranza. Gli avversari possono prendere campo, possono tenere palla,
possono pressare alti. Alla Juve non interessa. L'idea è quella non
di ripartire ma di filare via in contropiede. E scommettere
sull'errore altrui che quasi sempre arriva. Vlahovic non è
schierato, Chiesa deve correre e poi, puntualmente, essere sostituito. Gli
attaccanti sono raggiunti molto spesso con il lancio lungo. La
società ha piena fiducia nel suo allenatore lo ha sempre sostenuto e pensa
che lui sia l'uomo giusto. Le ambizioni sono, fintamente, declamate
al ribasso. Ma la soddisfazione latente è quella di battere i grandi
favoriti del torneo. Allegri si sente sicuro di sé, la granitica
difesa a tre non la smonta mai, anche quando deve affrontare un solo
attaccante. Non ha le coppe e può lavorare settimanalmente per
preparare le gare. In campo lo spettacolo non gli interessa, vuole il
risultato, per lui conta solo solo vincere, crede che orpelli e fronzoli siano residui, buoni per gli esteti. In panchina comincia a dirigere le
operazioni in maniera ordinaria e atarassica ma poi si scatena: si
toglie la giacca, la scaraventa per terra, rimane in camicia e urla.
È tetragono alle critiche, ai rilievi sui risultati stiracchiati e
sparagnini. Intanto Milano e Firenze sono state espugnate.
L'autostima e la convinzione della squadra crescono e si alimentano.
L'Inter è davanti solo due punti. Il 26 novembre arriverà a Torino
e sa che che cosa l'aspetta: basta studiare la storia. I piemontesi hanno una convinzione: la Beneamata non sa gestire la pressione di
Madama.
Calcio
Come gioca la Juve di Allegri
I bianconeri sono arrivati quasi in vetta