CALCIO
"Ho fiducia ma aspetto le garanzie"
Tra una settimana il FC Locarno dovrà fare scelte importanti: Rizzetta è pronto per prendere il club?
Pubblicato il 06.11.2023 11:32
di L.S.
Martedì 14 novembre è una data segnata in rosso sul calendario del FC Locarno:
sarà infatti il giorno dell’assemblea che dovrà decidere sulla creazione di una Società Anonima.
Ieri la North Sixth Group dell’italo-americano Marc Rizzetta, attraverso un suo avvocato, ha fatto sapere che l’ex difensore del Locarno Omar Ferro, 58 anni, di professione fiduciario commercialista e immobiliare, entrerà nel futuro comitato con lo scopo di “indirizzarne le scelte organizzative di carattere sportivo, per poi successivamente assumere le mansioni più idonee all’interno del nuovo organigramma”.
Insomma, Matt Rizzetta, che avevamo intervistato circa un mese fa nella sua prima visita a Locarno, fa sul serio. Vuole il club a tutti i costi e promette di rilanciarlo. Anzi, di riportarlo laddove merita e dove in passato aveva lasciato tracce importanti.
Mauro Cavalli, attuale presidente del FC Locarno, cosa ne pensa dell’ingresso di Omar Ferro in società? E più in generale, che sensazione ha dell’intera trattativa? Glielo abbiamo chiesto.
Presidente, partiamo da Omar Ferro:
“Omar è una persona che ha importanti contatti con la realtà locarnese e non solo in ambito sportivo. Ha tante conoscenze anche a livello economico, uno che sa il fatto suo. Da come lo conosco, se si avventura in questo tipo di situazione, è perché prima avrà fatto le sue verifiche. Il suo nome l’avevo fatto proprio io: credo che sia il profilo giusto per il nostro club”.
Già in passato si era fatto il suo nome, vero?
“Sì, è così. Avevamo già provato a portarlo in comitato, anche per il suo passato di calciatore, allenatore e uomo che conosce benissimo il calcio regionale. Aveva ricoperto un ruolo anche durante la gestione Nicora. Sa lavorare ad alti livelli nella gestione aziendale e oltretutto di calcio ne capisce”.
Il FC Locarno diventerà dunque una “nuova” società?
“La vecchia Associazione continuerà a esistere, ma verrà affiancata dalla SA. La storia ci insegna, per quello che era successo proprio a Locarno in passato, quanto sia importante mantenere l’Associazione. Non l’avessimo avuta al momento del fallimento, del club non sarebbe rimasto più nulla”.
Sicuro che la creazione della SA passerà in assemblea?
“Mi aspetto sicuramente un’opposizione da parte di qualcuno, come succede sempre, anche in politica, dove sono attivo. È normale che sia così. Chi è contro dovrà però offrire un’altra opzione, altrimenti non avrebbe senso. Io non posso andare avanti all’infinito, mi sembra piuttosto chiaro. Non vorrei vivere la stessa esperienza di Nicora, che deve aver sofferto moltissimo per non essere riuscito a mantenere la squadra nella posizione in cui era”.
Rizzetta, prima di Natale, dovrà dare un segnale tangibile della sua volontà di entrare, vero?
“Beh, certo. Lui è d’accordo di coprire il 40% del nostro budget (che si aggira sui 400 mila franchi annuali) e prima di Natale dovrà dunque fare un versamento. Non dovesse essere così, è chiaro che la prova del nove sarebbe fallita”.
Lei ha dei dubbi o è tranquillo?
“Al momento sono tranquillo, anche perché Rizzetta mi sembra piuttosto motivato. Poi è chiaro che se le cose cambieranno, allora bisognerà trovare altre soluzioni. E a quel punto la soluzione si complicherebbe parecchio. Lui è impegnato anche nell’Ascoli e soprattutto nel Campobasso e immagino che avrà tante situazioni aperte a cui pensare. Cedere il club è importante, ma cederlo alle persone giuste lo è ancora di più. Ecco perché sarà importante avere delle garanzie, senza le quali non si farà nulla”.
Cosa avete saputo finora delle operazioni di Rizzetta in Italia?
“Senza fare nomi, ho parlato con gente che conosce perfettamente quelle realtà e ho preso informazioni, come sono solito fare nella vita. I contenuti preferisco tenerli per me”.
Intanto c’è un campionato da giocare e possibilmente vincere: siete primi in Seconda Interregionale.
“Sì, siamo contenti di ciò che abbiamo fatto. Mi fido molto dei giocatori, dell’allenatore Frigomosca, del suo staff tecnico e di tutti quelli che partecipano alla gestione della squadra. E ovviamente anche dell’esiguo comitato attuale. Vogliamo tornare laddove storicamente siamo sempre stati e per questo dobbiamo vincere il campionato. Avere un aiuto come Rizzetta sarebbe fondamentale”.
(Nella foto Putzu, il Locarno che festeggia, nel 2019, la promozione dalla Quinta alla Quarta Lega)