HOCKEY
Walker merita un altro finale
L'attaccante del Lugano, in scadenza di contratto, starà fuori per quattro mesi
Pubblicato il 09.11.2023 08:35
di Marco Maffioletti
Non c’è pace per il veterano Julian Walker. Dopo il grave infortunio della scorsa stagione (si era rotto la tibia nel marzo del 2022), il 37.enne si deve nuovamente fermare per un lungo periodo, stimato attorno ai 4 mesi. Questa volta è una lesione al gomito a metterlo fuori causa. Per il generoso attaccante, in scadenza di contratto è un colpo durissimo. Grande esempio dentro e fuori dal ghiaccio, il bernese è uno che nella sua carriera non si è mai tirato indietro. Una signora carriera con all’attivo ben 930 partite nella massima lega, a cui è mancata finora il massimo alloro nazionale, ma impreziosita dalla storica medaglia d’argento conquistata con la Svizzera ai Mondiali svedesi del 2013, e non è mica poco, anzi. Elemento umile e totalmente al servizio della squadra, Walker non si è mai tirato indietro, non ha mai avuto paura a sacrificarsi e di andare dove il disco fa male. Specialmente in boxplay è sempre stato una pedina fondamentale. In sostanza ha sempre posto i suoi interessi personali dietro a quelli del collettivo. Oltre a ciò ci ha sempre messo la faccia nei momenti bui, analizzando sconfitte e periodi neri con una lucidità invidiabile e in tutta onestà. Non si è mai nascosto e non ha mai rifiutato un’intervista. Già da giovanissimo imparò a gestire certe situazioni sgradevoli. Nella stagione 2007/08 visse sulla sua pelle questi attimi poco edificanti, quando militava nel derelitto Basilea che concluse la regular season con appena 16 punti prima di essere retrocesso. Già in quel tribolato contesto Walker emergeva e fu uno dei pochi a cui non si potette imputare nulla. Un’esperienza disastrosa che sicuramente lo ha aiutato a crescere e ne ha forgiato il carattere da guerriero indomito. Doti e qualità che lo hanno sempre accompagnato durante il corso del suo lungo viaggio e che ha dimostrato l’anno scorso, riuscendo a tornare dopo il grave infortunio patito. E non fu semplicemente un ritorno tanto per dire di essere tornato, fu un rientro ad ottimi livelli. Mica evidente alla sua età, in pochi ci sarebbero riusciti e avrebbero avuto la volontà necessaria. Chissà se il numero 91 avrà anche stavolta la forza di tornare. C’è da augurarselo e in fondo da scommetterlo. Anche perché se c’è un giocatore che non merita di finire la carriera in questo modo, è proprio “Jule”. Un ventennio di carriera onoratissima, spesso nell’ombra dei grandi mattatori o di chi entusiasma le folle con giocate sopraffine, ma con uno spirito di sacrificio fuori dal comune e che lo hanno fatto apprezzare da tifosi e compagni di squadra. Un percorso di tutto rispetto, con quelle due folli settimane svedesi trascorse in rossocrociato paradossalmente così fuori dai suoi canoni. Quella medaglia d’argento incredibile, con Walker che contribuì a livello contabile siglando 3 reti e fornendo 5 assist in 10 partite: come nelle favole!   
(Foto Zocchetti)