HOCKEY
"L'ho guardata e le ho detto ciao"
Commiato speciale dalla Valascia per il nostro Perli
Pubblicato il 06.04.2021 16:56
di Cristiano Perli
Non ho resistito e alla fine ci sono andato. Ho preso le mie figlie e ieri sono arrivato su fino alla Valascia. Sapevo che non avrei potuto entrare, ci mancherebbe, ma soltanto l'idea di poter essere lì fuori e vedere la nostra pista per l'ultima volta durante una partita era qualcosa di irrinunciabile. Era sicuro che sarebbe stata una giornata triste, nostalgica, fatta di ricordi, in cui inevitabilmente la lacrimuccia sarebbe scesa. E così è stato. Non è la prima e non sarà l'ultima. Tifare Ambrì é anche questo. Mi sono messo lí ad ammirarla la nostra Valascia, forse per l'ultima volta e mi sono reso conto, forse più di altre volte, quanto trasudi hockey in ogni suo anfratto, che se fai silenzio e ascolti bene, senti ancora le voci e i cori di chi c'è stato e se aguzzi la vista e fai volare la fantasia puoi ammirare le gesta dei grandi campioni che ci hanno giocato. Non appena parcheggiato alla stazione, come non si fa più da troppo tempo, dico alle mie figlie: “Vedete, noi parcheggiavamo proprio lì, indicando il parcheggio quasi in disuso dell’Internazionale, e a fine partita andavamo dalla Luciana a mangiare una pizza, tanto fino alla una di notte da qui non ti muovevi”. Il rifocillamento era quasi obbligatorio per smaltire l’adrenalina della partita e ricaricare le energie in vista di un rientro tortuoso: l’autostrada sarebbe arrivata qualche stagione dopo.

Arriva un treno della GotthardBahn e da lì a poco dal sottopassaggio spunta un gruppo di svizzeri tedeschi festanti con le immancabili casse di birra che ti sorridono, nemmeno fossimo fratelli che si incontrano dopo tanto tempo. Purtroppo l’abbraccio e le pacche sulle spalle in tempi di pandemia non sono autorizzati.

Alla domanda di mia figlia piccola che quasi incredula mi chiede “ma papi davvero arrivano dalla Svizzera interna questi tifosi dell'Ambri?” “Sì mia cara, ” rispondo dispensando un sorriso, “cosa vuoi farci, anche questo è l’Ambrì! Vedo il presidentissimo Lombardi, sempre sorridente (sarà anche per le imminenti elezioni?) e mi sento di rivolgergli un ringraziamento che arriva dal cuore. "Grazie per tutto ciò che ha fatto", gli dico e aggiungo "ormai siamo pronti al trasloco". Lui mi guarda e convinto mi fa: "Vedrai che sarà fantastica anche quella". Torno a casa un po' meno triste.