CALCIO
"Non è un problema di rosa..."
Livio Bordoli analizza il momento delicato del FC Lugano
Pubblicato il 13.11.2023 09:21
di L.S.
Nessuna scusa, per carità, ma nel periodo difficile del Lugano (1 punto nelle ultime cinque partite) c’è sicuramente una componente di sfortuna.
È questa l’idea di Livio Bordoli, che parte dal capitolo infortuni:
“Il Crus solitamente è molto bravo ad applicare il turnover, ma in questa situazione è oggettivamente difficile fare di più. È un momento in cui stanno pagando a caro prezzo gli infortuni: sono in pochi e si vede che la squadra è molto stanca”.
Non è dunque un problema di rosa:
“Per me no, credo che il gruppo sia valido: a voler essere pignoli, direi che manca un centrocampista. Tornasse Doumbia da Chicago sarebbe perfetto”.
Gli infortuni possono dipendere da diversi fattori:
“È difficile capire perché capitano queste cose, a volte si tratta semplicemente di sfortuna. È anche vero che gli impegni ravvicinati, su campi sintetici o pesanti, come quelli di Losanna, Zurigo o Bruges, non hanno di certo aiutato. La pausa arriva a pennello, spero che si possano recuperare 3 o 4 elementi importanti. Già ieri, contro lo Zurigo, abbiamo visto che con gli ingressi di Aliseda, Mahou e Steffen, qualcosa è cambiato”.
Stanchezza fisica, ma non solo:
“Credo che anche quella mentale abbia un ruolo fondamentale. Il Lugano ha dovuto giocare al massimo anche in Conference League, dove ha ancora la possibilità di farcela. La vittoria di Istanbul contro il Besiktas, ha fatto diventare anche l’Europa un traguardo possibile e il dispendio di energie è importante. Anche la trasferta di fine novembre in Norvegia sarà sicuramente pesante sotto tanti punti di vista”.
Giocare il giovedì e la domenica non è facile:
“È quasi impossibile recuperare le energie, soprattutto quando giochi sempre in trasferta. Forse anche da noi sarebbe ora di pensare al posticipo del lunedì sera…”.
(Foto Keystone/Bianchi)