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Le polemiche attorno a Zermatt
Gare annullate e critiche sulle date: in futuro si cambierà?
Pubblicato il 14.11.2023 09:13
di Giorgio Keller
Non si placano le discussioni attorno all’annullamento delle due discese di Zermatt/Cervinia dello scorso weekend. Secondo Johan Clarey, 41.enne ex discesista francese attivo fino alla scorsa stagione e ora opinionista a Eurosport "Abbiamo visto i limiti della discesa del Cervino".
Le pessime condizioni ambientali dello scorso fine settimana hanno impedito lo svolgimento delle gare. Delle sei discese ai piedi del Cervino previste finora (di cui quattro l’anno scorso), tutte e sei hanno dovuto essere annullate. Guardando al futuro, gli esperti cominciano a dubitare che Zermatt sia il posto giusto per gare di velocità a inizio stagione, segnatamente in novembre. L’anno scorso troppo poca neve, quest’anno…troppa.
Le nuove cancellazioni mettono in dubbio queste corse. "Che sia stata una buona idea iniziare la stagione di discesa a Zermatt-Cervinia? Ho le mie idee in merito", afferma: "Ne abbiamo visto i limiti".
Il francese non è particolarmente sorpreso da quanto sia accaduto: "Quanto è successo questo fine settimana era dannatamente prevedibile", dice Clarey, che critica la tempistica scelta per le gare di discesa: "Quando si organizza una gara a oltre 3.000 metri di altitudine a novembre, si corre un inevitabile rischio di cancellazione".
L’austriaco Hans Knauss, un altro ex che lavora per la tv austriaca, è d'accordo. "Temo che i venti impetuosi di novembre nella regione del Cervino non lo permetteranno nemmeno in futuro. Io ci sono stato molte volte in quelle zone, so di che cosa parlo”.
Knauss rincara la dose: “Mi ricordo che negli anni ’90 l'apertura della stagione velocistica era sempre prevista a Whistler Mountain (Vancouver). Ci andammo per quattro anni di fila. Poiché il tempo a Whistler è talmente instabile proprio in quel periodo dell'anno, siamo riusciti a completare alcuni allenamenti in quattro anni".
E l’autore di queste righe garantisce di aver passato ore intere, sulle Alpi Giapponesi, ad attendere le partenze di prove e gare di discesa.
Knauss suggerisce quindi di prevedere una data più avanti: "A Zermatt e Cervinia c'è così tanta neve a marzo che la pista potrebbe essere modellata in modo molto più attraente e a questa altitudine il tempo è anche molto più stabile in primavera. Zermatt-Cervinia è la località perfetta per organizzare una finale di Coppa del Mondo".
Secondo il presidente del Comitato Organizzatore Franz Julen, tuttavia, la questione non è in discussione. "Non ci sono alternative per la data. Per Zermatt-Cervinia è possibile organizzare le gare solo tra il 1. e il 20 novembre. Nonostante tutte le voci che dicono che dovremmo programmare le gare a marzo o aprile, per noi è fuori discussione", spiegando che questo comporterebbe ancora più lavoro, gli hotel sarebbero già pieni e gli impianti di risalita non avrebbero capacità. I “màttini”, come vengono chiamati gli abitanti di Zermatt, sono gente che ha la testa dura, dunque, se lo dice lui…
Tornando a Clarey, ci sono altri fattori problematici oltre al clima. "Gli atleti alloggiano a più di un'ora di distanza dalla pista. Tutto ciò aumenta i problemi logistici".
Agli organizzatori resta la speranza che tutti gli sforzi (e le spese) siano ripagati il prossimo fine settimana quando sono le donne a (sperare di) disputare due discese. Julen guarda al cielo: “Ho detto fin dal primo giorno che la natura ha l'ultima parola. È stato così e rimane così. Ma faremo tutto il possibile per organizzare due gare femminili di successo".
A proposito: sembrerebbe che da mercoledì in avanti torni il bel tempo attorno al Cervino…
(Foto Keystone/Trovati)