Non si placano le discussioni
attorno all’annullamento delle due discese di Zermatt/Cervinia dello scorso
weekend. Secondo Johan Clarey, 41.enne ex discesista francese attivo fino alla
scorsa stagione e ora opinionista a Eurosport "Abbiamo visto i limiti
della discesa del Cervino".
Le pessime condizioni ambientali
dello scorso fine settimana hanno impedito lo svolgimento delle gare. Delle sei
discese ai piedi del Cervino previste finora (di cui quattro l’anno scorso),
tutte e sei hanno dovuto essere annullate. Guardando al futuro, gli esperti
cominciano a dubitare che Zermatt sia il posto giusto per gare di velocità a
inizio stagione, segnatamente in novembre. L’anno scorso troppo poca neve,
quest’anno…troppa.
Le nuove cancellazioni
mettono in dubbio queste corse. "Che sia stata una buona idea iniziare
la stagione di discesa a Zermatt-Cervinia? Ho le mie idee in merito",
afferma: "Ne abbiamo visto i limiti".
Il francese non è
particolarmente sorpreso da quanto sia accaduto: "Quanto è successo
questo fine settimana era dannatamente prevedibile", dice Clarey, che
critica la tempistica scelta per le gare di discesa: "Quando si
organizza una gara a oltre 3.000 metri di altitudine a novembre, si corre un
inevitabile rischio di cancellazione".
L’austriaco Hans Knauss, un
altro ex che lavora per la tv austriaca, è d'accordo. "Temo che i venti
impetuosi di novembre nella regione del Cervino non lo permetteranno nemmeno in
futuro. Io ci sono stato molte volte in quelle zone, so di che cosa
parlo”.
Knauss rincara la dose: “Mi
ricordo che negli anni ’90 l'apertura della stagione velocistica era sempre
prevista a Whistler Mountain (Vancouver). Ci andammo per quattro anni di fila.
Poiché il tempo a Whistler è talmente instabile proprio in quel periodo
dell'anno, siamo riusciti a completare alcuni allenamenti in quattro anni".
E l’autore di queste righe
garantisce di aver passato ore intere, sulle Alpi Giapponesi, ad attendere le
partenze di prove e gare di discesa.
Knauss suggerisce quindi di prevedere
una data più avanti: "A Zermatt e Cervinia c'è così tanta neve a marzo
che la pista potrebbe essere modellata in modo molto più attraente e a
questa altitudine il tempo è anche molto più stabile in primavera. Zermatt-Cervinia
è la località perfetta per organizzare una finale di Coppa del Mondo".
Secondo il presidente del
Comitato Organizzatore Franz Julen, tuttavia, la questione non è in
discussione. "Non ci sono alternative per la data. Per Zermatt-Cervinia
è possibile organizzare le gare solo tra il 1. e il 20 novembre. Nonostante
tutte le voci che dicono che dovremmo programmare le gare a marzo o aprile, per
noi è fuori discussione", spiegando che questo comporterebbe ancora
più lavoro, gli hotel sarebbero già pieni e gli impianti di risalita non
avrebbero capacità. I “màttini”, come vengono chiamati gli abitanti di Zermatt,
sono gente che ha la testa dura, dunque, se lo dice lui…
Tornando a Clarey, ci sono
altri fattori problematici oltre al clima. "Gli atleti alloggiano a più
di un'ora di distanza dalla pista. Tutto ciò aumenta i problemi logistici".
Agli organizzatori resta la
speranza che tutti gli sforzi (e le spese) siano ripagati il prossimo fine
settimana quando sono le donne a (sperare di) disputare due discese. Julen
guarda al cielo: “Ho detto fin dal primo giorno che la natura ha l'ultima
parola. È stato così e rimane così. Ma faremo tutto il possibile per
organizzare due gare femminili di successo".
A proposito: sembrerebbe che
da mercoledì in avanti torni il bel tempo attorno al Cervino…
(Foto Keystone/Trovati)