In alto i cuori per l’ACB all’Albergo
Unione di Marco Berini. Il Club dei 100, riunitosi in assemblea, ha invitato le
Autorità cittadine, capeggiate dal sindaco Mario Branda, la società granata –
presente con il CEO Pablito Bentancur, e la squadra - rappresentata dal
capitano Matteo Tosetti, da Dragan Mihajlovic e Lirik
Vishi (i loro compagni hanno approfittato della pausa di campionato preferendo
rientrare ai loro domicili, benché l’invito sia stato esteso a tutta la rosa: è
tutto dire!). Una gran bella serata tra amici in cui da più parti è stato
sottolineato il grande amore che esiste per la squadra, ma anche la necessità
di costruire finalmente uno stadio nuovo. Squadra alla quale è stato rivolto un
lusinghiero complimento per il promettente ciclo positivo sotto la direzione
dello staff spagnolo, senza escludere le ultime gagliarde, quanto sfortunate,
prestazioni di Coppa (Zurigo) e di campionato (Sion). Ma il tema dominante
lunedì è proprio stata l’Associazione Calcio Bellinzona che dopo le difficoltà del
passato a livello economico sta ora andando per il verso giusto grazie alla
famiglia Bentancur. Fedeltà, amore, speranza (di ritrovare magari la serie A in
uno stadio non più di atletica come dimostra di essere l’attuale Comunale) sono
nei cuori di tanta gente. In città c’è un’anima, una fede. La fede granata,
appunto. Brenno Martignoni ha fatto notare quanto “Bellinzona abbia saputo
portare questa sigla (ACB) ben oltre i nostri confini. A Bellinzona – ha
sottolineato – ci sono delle dinamiche molto speciali. Sono quelle che fanno
scaldare veramente il cuore e accendono la fiamma dei tifosi. Lo abbiamo visto
lo scorso 31 ottobre nell’importante ‘scontro’ con lo Zurigo in cui non abbiamo
sicuramente demeritato, anzi siamo usciti a testa alta”.
Il presidente dei ‘100’ Marco
Conedera (nella foto ENLA) si è dal canto suo rallegrato della crescita del Club, grazie anche a
una politica di prezzi modici: “Le adesioni sono in aumento, quest’anno
siamo arrivati a 112. Un lavoro costante di crescita grazie soprattutto
all’impegno del segretario-cassiere Francesco Cappelletti e della segretaria
Katia Ranzoni, nostro membro d’onore, sempre molto attiva dietro le quinte”.
Conedera, che ha ringraziato la famiglia Bentancur (Pablo è stato trattenuto da
impegni all’estero), al suo ‘gruppo’ di tifosi-sostenitori ha rivolto un
affettuoso saluto: “È sempre bello vedere quanti siete e come rispondete
positivamente alle nostre iniziative”. Si è complimentato a sua volta con
la squadra, purtroppo rappresentata solo da tre giocatori, già lo abbiamo fatto
rimarcare, per la superlativa tenuta di gara di Tosetti e
compagni in Coppa ammettendo che “in campionato non siamo ancora al livello
di gioco in cui dovremmo essere, è però importante che la classifica sia mossa
di partita in partita. Con il Sion ci è andata male, abbiamo interrotto una
bella serie positiva, che non registravamo da tempo (5 partite senza alcuna
sconfitta, ndr). Come ha detto bene Brenno (l’avvocato Martignoni - presidente
del giorno - il cui nome viene fatto con una certa insistenza in ambito ACB,
ndr) contro lo Zurigo siamo tornati a rivivere quelle emozioni che per la verità ci mancavano da tanto,
troppo tempo”.
Una serata, lo ribadiamo,
piacevole, in chiassosa allegria…
A conclusione del suo
intervento Brenno Martignoni ha fatto sua la forza di un’idea che è indubbiamente
anche l’augurio di tutti: la costruzione di un nuovo stadio. “La mia non è
una battuta, è veramente una necessità perché in tutti quei posti dove lo
stadio viene condiviso con l’atletica è un caos, un pasticcio che non si può
(più) portare avanti per anni. Personalmente non dispongo dei
finanziamenti necessari per crearne uno, però ci sono qui… È un passo
necessario a prescindere dalla posizione attuale della squadra. Ci eravamo
andati molto vicini nel 2009 (allo stadio, ndr), non era un sogno
pensare di realizzarlo. Le cose erano già lì sul piatto, sarebbero andate in
porto se non ci fossero stati degli interventi del Cantone. Peccato, è
importante ricordarlo, perché avevamo già una cordata di finanziatori.
Riproporre oggi tutte queste dinamiche per realizzare una infrastruttura di questa
natura non è un sogno, deve essere un’aspirazione cui dobbiamo ambire, un
traguardo da raggiungere senza più un giorno di ritardo…”.
Gran finale, accolto da un
subisso di applausi!
L’ACB potrà continuare a
essere protagonista lavorando seriamente su questo ‘progetto’. Il nuovo stadio,
senza pista d’atletica, deve essere un obiettivo assolutamente prioritario per
la Grande Bellinzona. Chissà che qualcosa non si muova in direzione di
Giubiasco…