CALCIO
“Importante dimostrare che il Bellinzona è vivo e vegeto”
Parla il presidente del Bellinzona Paolo Righetti
Pubblicato il 07.04.2021 22:01
di Giacomo Notari
È tornato in pista anche il Bellinzona, finalmente. Era da ottobre che i granata non disputavano una partita ufficiale, e la rosa di Davide Morandi non ha steccato il suo ritorno, anzi. Al Comunale lunedì sera era in visita la capolista e strafavorita alla promozione Yverdon, e il Bellinzona è riuscito a fermare i biancoverdi sull’1-1. E se non fosse stato per un rigore fallito da Rossini ad inizio secondo tempo, i granata avrebbero anche potuto compiere il colpaccio.
Presente sugli spalti, il presidente del Bellinzona Paolo Righetti era soddisfatto, sereno, ma anche un po’ frustrato a fine gara: “Potevamo portare a casa i tre punti, ma il pari è un risultato giusto che mi fa andare a casa contento. Abbiamo messo in difficoltà la squadra più attrezzata del campionato e questo ci fa capire che la strada è quella giusta”.
Discorso salvezza da chiudere bene e in fretta
Se non fosse per la classifica, che attualmente vede il Bellinzona a 3 punti dalla zona retrocessione, ci si potrebbe quasi immaginare grandi cose da una squadra capace di fornire prestazioni del genere. Invece, la realtà dei fatti è che questa stagione, purché non venga di nuovo interrotta, la principale preoccupazione del Bellinzona sarà salvarsi : “È chiaro che un po’ di rammarico vedendoci capaci di fornire prestazioni del genere c’è. Ma ora bisogna guardare avanti. Conta salvarci e fare del nostro meglio per risalire la classifica”, dichiara il presidente granata.
Nonostante il risultato positivo contro la capolista, quindi, non c’è da rilassarsi. Difficile in queste circostanze sbilanciarsi e pensare già alla stagione che verrà, anche se, come ce lo spiega Paolo Righetti, in un certo senso è inevitabile : “Per ora quello che conta è prendere partita dopo partita, ma è inevitabile che un po’ si pensa alla prossima stagione. Ci saranno nuovi obiettivi da fissare e lo faremo appena si saprà come andrà a finire il campionato”.
Secondo il presidente del Bellinzona queste partite di Promotion League permetteranno anche, in un certo senso, di ritrovare stabilità sia sportiva che societaria : “È importante far vedere che il Bellinzona è vivo e vegeto. Bisogna creare un impianto di gioco, una struttura sia in squadra che in società che porti un valore aggiunto all’ambiente granata”.
La rosa, i giovani, Magnetti e Morandi
Affrontare l’Yverdon lunedì è stata anche l’occasione di vedere, sul piano della rosa, quanto scarto ci fosse rispetto a quella romanda. C’è tuttavia da dire che, con i suoi numerosi ex professionisti in squadra, il Bellinzona ha giocato bene: “Abbiamo giocatori di esperienza e giovani promettenti. Questo tipo di ossatura potrà certamente darci soddisfazioni nel futuro”, spiega Paolo Righetti. Tra i titolari, appunto, c’era anche Romeo Morandi, classe 2003, figlio dell’allenatore e alla prima esperienza a questo livello. Un segnale sicuramente incoraggiante.
Uno che però non c’era, e non si tratta sicuramente di un’assenza da poco, era il centravanti Gastón Magnetti. Il principale bomber delle ultime stagioni si è infatti infortunato di recente : “L’infortunio di Gas è abbastanza serio, aspettiamo l’esito completo degli esami standogli vicino. Contro l’Yverdon volevamo proprio farli un regalo e sono certo che lui è fiero della prestazione dei suoi compagni” spiega il presidente.
Sul tema dell’allenatore invece, Righetti è rimasto, come c’era da aspettarselo, piuttosto misterioso. Sembrano comunque esserci buone probabilità che Davide Morandi rimanga alla guida dei granata: “C’è dialogo e siamo contenti del suo lavoro. Ora l’unica cosa che conta è andare avanti un passo alla volta, il resto è musica del futuro”.
Entro fine mese, il Bellinzona avrà ben cinque partite per confermare le belle cose viste contro i vodesi. Il primo di questi appuntamenti sarà già sabato contro i sangallesi del Brühl, sesti in classifica.