CALCIO
Heitz, Mansueto e il futuro del Lugano
A Chicago non cambia nulla: in Ticino la notizia è presa con sollievo
Pubblicato il 17.11.2023 10:19
di L.S.
Georg Heitz e Sebastian Pelzer resteranno a Chicago anche la prossima stagione.
La notizia è di qualche giorno fa ed è uscita sul sito ufficiale dei Fire.
Un comunicato importante, che ha delineato le linee guida del futuro del club e che ha ricordato anche il recente passato, ossia gli ultimi quattro anni di gestione Mansueto.
Sul piano sportivo, giusto dirlo, è stato una delusione. Quattro anni senza playoff: impossibile arrivare alla sufficienza.
Poi però c’è dell’altro, di altrettanto importante, o forse ancora di più, almeno nella visione globale e lungimirante del proprietario dei Fire e del Lugano.
Il marchio dei Fire è cresciuto a dismisura in questi anni. Comprato per circa 200 milioni di dollari, ora il club vale, secondo una stima fatta da esperti della MLS, più di mezzo miliardo. E con la costruzione del nuovo centro sportivo, nel cuore di Chicago, ecco che il valore crescerà ancora.
Heitz e Mansueto hanno un legame che sembra saldo, che va al di là dei risultati, e il boss, lo ha sempre dimostrato anche con la sua Morningstar, non è mai stato un tagliatore di teste. Chi lavora bene, è fedele e onesto, resterà nella squadra. Sempre.
Si lavora a lungo termine a Chicago, anche se è chiaro che la prossima stagione la pressione per i playoff aumenterà ancora.
I tifosi non sono contenti, vivono del presente, dei risultati e chiedono dei cambiamenti.
A Lugano la notizia del rinnovo di Heitz e Pelzer viene accolta con soddisfazione. Anche il CEO Blaser è sereno e lo si può capire: lavorare con qualcuno che conosci è più facile. Le novità, a questi livelli, sono delle incognite che fanno paura, soprattutto in un momento delicato e importante come quello che sta vivendo il club bianconero.
Una squadra e una struttura societaria in piena crescita e uno stadio in divenire: la sfida è appassionante, ma bisogna continuare a restare sulla strada tracciata.
Mansueto è felice di aver comprato il Lugano: segue ogni partita della sua squadra ed è impaziente di vedere il nuovo stadio. Capisce che il suo secondo club è un gioiellino che sta crescendo bene.
Costa? Sì, è vero, per il momento attorno ai 15 milioni all’anno. Ma l’obiettivo, spesso ribadito da Mansueto e dal suo staff, è quello di arrivare a un successo sostenibile. Che nel caso del Lugano, vorrebbe dire una spesa di 5-7 milioni, non di più.
Difficile? Sì, ma non impossibile.
Lugano è importante, ma è a Chicago che si fanno veramente i conti, è lì che si vince o si perde in termini economici. Sulle rive del Ceresio, almeno per ora, si può stare tranquilli. Heitz è la garanzia di continuità, di un lavoro iniziato due anni fa e che andrà avanti. Senza grandi scossoni.
E in fondo, questa è l’unica cosa che ci interessa veramente.
(Foto Putzu)