CALCIO
Pronti per la "finale"
Sabato il Paradiso atteso alla prova del nove: alla Kindof Arena arriva la capolista Etoile Carouge
Pubblicato il 20.11.2023 09:27
di Valentina Marchi
Vinta! L’ultima partita del girone d’andata il Paradiso l’ha vinta, 1 a 0, ”di corto muso”, come direbbe Massimiliano Allegri, con chiaro riferimento alle corse dei cavalli: “Basta un musetto di differenza perché il primo è primo e il secondo è secondo” ha ribadito più volte ai giornalisti il mister bianconero, facendo del concetto appunto il suo “cavallo di battaglia”. Il discorso non fa una piega e la squadra del Paradiso sabato contro quella del Cham neppure. Ci sono voluti 83 minuti perché i biancoverdi realizzassero la rete del vantaggio con un guizzo di Kame’, alla fine di un match giocato in controllo. Dopo un primo tempo un po’ sottotono, nel secondo qualcosa è cambiato. Ancora una volta nello spogliatoio di mister Sannino s’aggiustano le cose e si ritorna in campo nella seconda frazione con una visione di gioco più chiara e un’occupazione del campo che lascia poco spazio agli avversari. Così finisce un girone d’andata su cui il Presidente Caggiano e il co-Presidente Nussbaumer metterebbero la firma perché si ripetesse in quello di ritorno. A fine gara è il “mister Sannino pensiero” a dirci come stanno le cose a metà percorso in Promotion League. Mister com’è stata la partita fra due squadre molto vicine in alto alla classifica? “Le partite sono tutte “simili barra difficili” in questo campionato, anche con le squadre che stanno più indietro. Il Cham comunque si è rivelato un avversario importante, con giocatori esperti. Noi abbiamo sofferto, ma alla fine è bello gioire nella sofferenza”! Qual è stata “la marcia in più” del suo Paradiso? “Quando vinci così, con tante difficoltà incontrate nel match, è importante capire e ricordare come hai vinto: soffrendo sulle ripartenze importanti dei giocatori avversari”. C’è stato a suo avviso un ‘match player” della partita? “Lo sono stati tutti e 11, anzi 15 (cambi compresi) i nostri calciatori in campo, perché tutti sanno cosa sanno fare, ma anche in cosa devono migliorare”. Cosa può dire il mister ai “ragazzi del Paradiso” in conclusione del girone d’andata? “Cerchiamo di non aprire gli occhi adesso e continuiamo a sognare, questo gli voglio dire”. Firmerebbe Beppe Sannino per un girone di ritorno con il risultato brillante dell’andata? “Abbiamo fatto molti exploit fino a qui, vedremo fino a quando riusciremo a farne. Io non mi godo le vittorie, ma gioisco per i miei giocatori quando fanno delle imprese, lo dico da allenatore “pesante”, che pretende molto. A loro poi vanno i meriti”. Siete vice-campioni d’inverno, dietro proprio al prossimo avversario, l’Etoile-Carouge, contro il quale sabato prossimo vi giocherete la prima di ritorno. All’ andata li avevate battuti, “n’est-ce pas”? “Immaginiamo di giocare una coppa d’Europa o del mondo, dopo aver vinto la semifinale siamo arrivati in finale. All’andata abbiamo vinto noi, ma loro non avevano ancora la rosa completa e ci ha assistito la fortuna, c’è stato pure un calcio di rigore e poi era la prima partita e poi… tante cose. Quella lì la dobbiamo dimenticare e pensare che giochiamo contro i primi della classe, quelli che al momento sono i più forti della Promotion con 6 punti di vantaggio su di noi e una partita in meno. Tutto qui”. Messa così i ragazzi che abitano la Kindof Arena sabato prossimo dovranno forse scalare l’Everest, ma non ci sarebbe da stupirsi se arrivassero ben attrezzati e quelli dell’Etoile sentissero soffiare vento gelido sul collo.