HOCKEY
Con Conz se ne andrà un pezzo di storia
Sette campionati con la stessa maglia sono tanti, specialmente nell’era moderna
Pubblicato il 29.11.2023 17:45
di Marco Maffioletti
Con la firma di Benjamin Conz in quel di Ajoie, si assottiglierà sempre di più la lista dei giocatori già presenti nel 2017, ovvero quando iniziò l’era Cereda. Fermo restando che pure la presenza del coach non è ancora sicura nella prossima stagione, al momento attuale rimane un solo protagonista di quel campionato che sarà al 100% ai blocchi di partenza anche nella prossima stagione, si tratta di Diego Kostner, con in tasca un accordo valido sino al 2025. Rimane ancora invece da definire il futuro dell’altro elemento già presente a quei tempi, ovvero Dominic Zwerger, in scadenza di contratto. L’austriaco e l’estremo difensore iniziarono la loro avventura in Leventina proprio con l’avvento di Luca Cereda e Paolo Duca al timone. Per rigore di esattezza ci sarebbe ancora un altro atleta da citare, ovvero Isacco Dotti, ma in quella stagione il difensore era sotto contratto con i Ticino Rockets e giocò con l’Ambri in prestito solamente nel post-season.
Con l’addio di Benjamin Conz a fine campionato si saluterà uno dei portieri più longevi della storia del club. Sette campionati con la stessa maglia sono tanti, specialmente nell’era moderna dove le bandiere sono ormai quasi un lontano ricordo. Sono ad esempio lo stesso numero di quelli affrontati sotto la volta della Valascia da un altro estremo difensore tra i più amati, ovvero Thomas Bäumle. E a quota 7 troviamo pure il mitico Andy Jorns, anche se il bernese non collezionò questa cifra in maniera filata a differenza di Conz e Bäumle. Lontanissimo davanti a tutti c’è ovviamente Pauli Jaks, con alle spalle in totale 13 stagioni, tallonato da Danilo Morandi a 12. Insomma, alla fine del suo capitolo biancoblù Benjamin Conz entrerà di diritto nella storia della società sopracenerina, poco importa come finirà l’attuale stagione. Arrivato da Friborgo con le credenziali di essere in ribasso e in difficoltà, il giurassiano in Leventina ha saputo far ricredere gli scettici fornendo complessivamente prestazioni di alto livello. Poco importa se nel corso degli anni la sua posizione da numero 1 fisso sia venuta a cadere. Un po’ a causa di qualche guaio fisico, un po’ soprattutto perché avere un titolare che gioca quasi tutte le partite è diventata una pratica ormai rara. Arrivato in un contesto difficile e per nulla evidente, Conz è stato per certi versi alla base della ripartenza del nuovo corso dell’Ambrì e ha contribuito molto alla ricostruzione. È giusto e doveroso riconoscerglielo. La speranza è che il simpatico 32enne possa finire questo lungo cammino non sempre semplice, ma sicuramente gratificante e avvincente, con una partecipazione ai playoff: sarebbe la seconda per lui con la maglia dell’Ambrì e il miglior modo possibile per congedarsi alla grande prima di tornare a casa. 
(Foto Keystone/Schmidli)