Calcio
Lugano, l'impresa è possibile
I bianconeri sono consapevoli che non provarci sarebbe un peccato
Pubblicato il 30.11.2023 08:38
di Silvano Pulga
Non siamo gli esperti di statistiche della sala stampa. Tuttavia, crediamo che mai, nella sua storia, il FC Lugano abbia giocato così a Nord, addirittura oltre il circolo polare artico. Può sembrare un aspetto solo di costume o una curiosità magari: ma la realtà è che le condizioni ambientali, in questa sfida tra la compagine norvegese e quella elvetica, avranno un loro peso. I padroni di casa hanno vinto il titolo nazionale con qualche giornata d'anticipo (il campionato si è chiuso domenica, tra l'altro con una netta sconfitta per gli avversari dei sottocenerini) e il 9 dicembre affronteranno il Molde, squadra di tradizione e conosciuta anche oltre confine, per la finale della coppa nazionale. Pensare allo Young Boys, visti anche i colori sociali gialloneri come quelli dei bernesi, viene quindi naturale. Alla conferenza stampa pre gara, Mattia Croci-Torti si è presentato tranquillo e sorridente: la vittoria di sabato sera a Yverdon ha avuto il suo peso, evidentemente. Come ha sottolineato Hajrizi, anch'egli presente, i ticinesi hanno un solo risultato disponibile, cioè la vittoria. Ma è anche vero che, vista la qualità del girone, in pochi potevano immaginare che, a questo punto, i bianconeri avessero ancora nelle mani il proprio destino: e anche questo è un dato di fatto. Il Crus è apparso, come scrivevamo sopra, meno teso rispetto ad altre occasioni. È consapevole di quanto chiestogli a luglio dalla società, alla vigilia dell'inizio della stagione, e di quella che è la situazione attuale della squadra, che vede tante assenze importanti. In una partita dove bisognerà vincere, a mancare per infortunio saranno diversi giocatori offensivi. Tuttavia, la sua squadra ha diverse frecce al suo arco, al netto del fatto che, considerando anche le condizioni climatiche, la sfida potrebbe anche venire decisa dagli episodi, o da qualche palla ferma. I padroni di casa avranno anche maggiore dimestichezza col clima, ma non va dimenticato che, qua come nel resto della Scandinavia, si gioca in primavera ed estate: non sarà facile neppure per loro, quindi. Di certo, il tecnico di Vacallo ha ancora in mente il bel primo tempo (e non solo) dei suoi a Zurigo nella sfida di settembre: certo, mancheranno alcuni dei protagonisti di quella serata. Però, l'ambiente è di quelli che non possono che far pensare all'impresa. E, a questo punto, arrivati fin qua, non provarci sarebbe un peccato.
(Foto Keystone/Crinari)