Calcio
Le papere di Onana condannano lo United
Gli inglesi sono ultimi nel loro girone di Champions
Pubblicato il 30.11.2023 08:29
di Red.
Altra serata da dimenticare, l'avventura di André Onana al Manchester United continua nel peggiore dei modi. Gli errori, ormai, non si contano più, gli interventi superficiali si susseguono in serie. I tifosi rimpiangono De Gea e si domandano come i dirigenti abbiano potuto versare all'Inter oltre 55 milioni per assicurarsi il giocatore. Il portiere ha una responsabilità evidente nelle prime due reti del Galatasaray (la partita è finita 3-3) e anche sul terzo gol si è dimostrato incerto. E lo United precipita, langue ultimo, triste, solitario nel girone. La trasferta in terra turca è l'emblema di questo scorcio di stagione. La squadra è “immatura” e commette continuamente errori. Il passato conta relativamente e la grandezza europea è solo presunta. È incapace di gestire le gare, vive di sprazzi. Il tecnico olandese Ten Hag è ancora fiducioso, ha visto una formazione “propositiva, dinamica, coraggiosa”, nota “chiari progressi e numerosi aspetti postivi”. Di tutt'altro tenore i commenti di ex molto famosi che non hanno risparmiato feroci critiche. Paul Scholes è consapevole di essere come “un disco rotto”, la sua disamina non ammette dubbi: “La mancanza di leadership si nota e si vede. Il centrocampo era sempre sguarnito, i giocatori correvano tutto il tempo. Ma rimani lì e non andare da nessuna parte. Come ha fatto il Newcastle contro il Psg”. Peter Schmeichel è stato duro nei confronti del portiere anche perché quando “l'estremo difensore sbaglia è un gol, è una realtà”. Il campo racconta che lo United potrebbe anche essere escluso dall'Europa League. Rimarrebbe la Premier con l'obiettivo di entrare tra le prime quattro. La forza economica del club, il blasone non corrispondono al valore espresso sul terreno di gioco. La crisi dei Red Devils appare senza fine. La concorrenza internazionale e nazionale è agguerrita, ritornare a certi livelli sta diventando sempre più complicato. Le ambizioni ci sono, le disponibilità finanziarie pure, mancano le idee. In questi casi si procede con un'unica strategia: spendere e cambiare allenatore.
(André Onana, nella Foto Keystone/Seco)