CALCIO
Cappellino, occhiali e... berretta
Il Crus ha cambiato look, ma stasera a Bodo forse vedremo una versione ancora diversa
Pubblicato il 30.11.2023 11:07
di L.S.
Non ha dimenticato la faccia dei giocatori del Bodo/Glimt dopo la partita di andata di Zurigo.
Lo ha ripetuto più volte durante queste ore della vigilia. Una cosa che può aver notato soltanto chi quegli avversari li ha visti da vicino e salutati a fine partita. Un fotogramma che gli è rimasto impresso in questi mesi.
Facce, sembra di capire, che mostravano tutti i segni di chi sapeva di averla scampata bella.
Croci-Torti si fa forza così, ricordando il rispetto degli avversari, sinonimo di una giusta e meritata considerazione in campo europeo.
Giocarsela ancora alla quinta partita di questo girone non era scontato, ma il Lugano, tra mille difficoltà e tante assenze, è ancora qui. Infreddolito, ma vivo e vegeto.
Il Crus a Yverdon aveva abbandonato il cappellino, che era diventato per certi versi il suo segno distintivo, per far posto agli occhiali che utilizza spesso anche durante il giorno. Un cambio forse senza apparenti motivi, perché nella vita, ogni tanto, è anche giusto affidarsi a qualcosa di nuovo. Tanto per provarci, per vedere quello che succede. È sembrato di rivedere la vecchia versione di quel Klopp che adesso in panchina non si separa più dal suo cappellino. In fondo, a pensarci bene, tra i due, qualche somiglianza c’è. Sia dal punto di vista calcistico che caratteriale.
Detto questo, il Crus ha anche parlato di un’eventuale eliminazione e delle possibili ripercussioni.
Se è vero che a inizio stagione il direttore sportivo Carlos Da Silva aveva inserito il passaggio del turno in Conference League, tra gli obiettivi della stagione, è presumibile che il club abbia capito le difficoltà a cui è andata incontro la squadra durante questi mesi.
Ecco perché la sfida di stasera è importante, ma non decisiva per le sorti del tecnico bianconero.
Sarà comunque importante ribadire le buone prestazioni offerte in altre partite di Conference e sfruttare lo slancio della bella vittoria di Yverdon.
Perché se è vero che le attenuanti sono tante, è chiaro che la società spera di rivedere, da qui a Natale, quel Lugano che in passato aveva fatto così bene. Non sarà scontato, anche per la situazione di continua emergenza, ma il Crus ci ha spesso abituato a tirar fuori dal suo cilindro qualche bella sorpresa.
E stasera è probabile che lo vedremo in panchina con una calda berretta in testa: nessuna scaramanzia, soltanto il dovere di preservare le orecchie dal gelido clima della Norvegia.
(Foto Keystone/Crinari)