Nell'estate del 2022  arrivò a Lugano in punta di piedi. È vero, a soli 22 anni era già capitano dello Sciaffusa, e forse quello avrebbe dovuto dirci qualcosa. Nessuno, però, si aspettava questa crescita esponenziale.
Uran Bislimi è senza dubbio, forse assieme ad Hajrizi, il giocatore che in questi ultimi mesi ha compiuto i maggiori progressi. Sia a livello tecnico/tattico, che a livello di personalità.
Sì, perché quando le cose non vanno per il verso giusto, Uran è sempre uno degli ultimi a mollare.
Si fa dare il pallone tra i piedi anche quando scotta, prova le giocate più difficili invece di affidarsi a passaggi scontati e spesso, dal suo coraggio e dalla sua tecnica, nascono le azioni più pericolose.
Anche sabato a Yverdon è stato tra i più continui, dal primo all'ultimo minuto, a dimostrazione che ormai Croci-Torti, può contare a occhi chiusi su di lui.
Come può farlo anche il Lugano del futuro, che forse ha trovato in mezzo al campo quel leader che andava cercando per sostituire un giorno capitan Sabbatini, del cui contratto si parlerà a inizio 2024.
E Bislimi sarà stato contento, negli scorsi giorni, di apprendere della conferma almeno fino a giugno di Murat Yakin, che lo ha già fatto esordire in Nazionale. E proprio partite come quella di stasera possono rappresentare un ulteriore trampolino di lancio per il 24.enne centrocampista bianconero.

(Foto Keystone/Zingaro)