HOCKEY
Chi è Gilles Senn
Il 27.enne vallesano sarà il portiere dell'AmbrÌ assieme a Juvonen: conosciamo la sua storia
Pubblicato il 30.11.2023 11:09
di Marco Maffioletti
Sarà dunque Gilles Senn a difendere la gabbia dell’Ambrì nella prossima stagione assieme a Janne Juvonen. Il vallesano, originario di Saas-Almagell, come l’immenso Pirmin Zurbriggen, lo sciatore elvetico più vincente della storia, partì a soli 15 anni verso Davos alla ricerca di fortuna. Per essere precisi la casa materna la lasciò già a 12 anni, per trasferirsi presso una cugina al fine di poter giocare con i giovanissimi del Visp. Approdato nei grigioni, Senn fece la trafila delle giovanili sino ad approdare in prima squadra. Dopo l’apprendistato, a 20 anni conquistò i galloni di titolare che difese per due stagioni imponendosi subito. Al termine del campionato del 2018 fu pure convocato ai mondiali danesi, dove, seppur non giocando, portò a casa la medaglia d’argento. Nella stagione seguente fu affiancato dallo svedese Lindbäck e di conseguenza perse un po’ di spazio, disputando comunque ancora 25 partite. Visto il meno spazio ricevuto, Senn decise di tentare la carta del Nordamerica. Il classe 1996 era stato in effetti draftato dai New Jersey Devils al quinto turno nel 2017. Il portiere trascorse due stagioni nella franchigia d’oltreoceano, giocando prevalentemente in Ahl senza peraltro incantare molto. Riuscì comunque a disputare due partite in NHL con la maglia dei Devils. Senza molte prospettive di sfondare, decise dunque di tornare all’ovile in quel di Davos, dove avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di titolare. Complice le sue prestazioni non all’altezza della aspettative e l’esplosione dell’altro estremo difensore Sandro Aeschlimann, Senn si ritrovò a fare prevalentemente la riserva ed entrò in una spirale negativa che lo portò anche ad avere problemi a livello mentale.
In una intervista rilasciata ai colleghi del Tagesanzeiger durante la scorsa Coppa Spengler ne aveva parlato. Si trattava di un’intervista doppia, oltre a lui a parlare dei problemi mentali vissuti c’era anche Dominic Zwerger. Senn dichiarò di soffrire della troppa pressione che s’inculcava lui stesso. Quando la squadra perdeva, pur non avendo fatto chissà che errori, si affibbiava la colpa e tendeva ad isolarsi. Insomma, era troppo duro e severo con se stesso e si ritrovò in un circolo vizioso decisamente velenoso. Gilles capì che non poteva più continuare così, doveva cercare aiuto dall’esterno, ma essendo introverso e avendo difficoltà a parlare dei suoi problemi con altre persone non fu facile per lui affrontare questa tappa al fine di aprirsi. Fortunatamente riuscì a compiere il passo e la susseguente terapia contribuì a riportare il sole nella sua vita. Il risultato? Con il sole anche le sue prestazioni tornarono a migliorare, il suo trend negli ultimi 2 anni è al rialzo. Dall’alto dei suoi 195 cm è un elemento imponente e che copre dunque bene gli spazi. A 27 anni ha davanti a se gli anni migliori della sua carriera. Peter Mettler, l’attuale allenatore dei portieri della Nazionale elvetica, conosce bene Senn avendolo allenato per anni a Davos. “Gilles è un perfezionista, è un lavoratore molto meticoloso, investe molto tempo nella sua routine sia sul ghiaccio che fuori”, ci dice lo svittese. Insomma, i presupposti per fare bene ci sono tutti. 
(Foto Keystone/Kraemer)