CALCIO
Non è tutto da buttare
Bianconeri battuti a Bodo e fuori dall'Europa: ora testa al campionato
Pubblicato il 01.12.2023 07:38
di Silvano Pulga
No, non è stato un brutto Lugano, come potrebbe far pensare il punteggio, un po' troppo severo per i ticinesi. La squadra di Mattia Croci-Torti, infatti, ha disputato un buon primo tempo, provando a giocarsi una partita che, come scrivevamo ieri, era complicata sia per la forza dell'avversario, neo campione di Norvegia, sia per le difficili condizioni ambientali, visto che la sfida è andata in scena a nord del circolo polare artico.
Un Lugano ordinato, quindi, praticamente per tutti i primi 45', ma tradito, ancora una volta, da degli errori individuali. Davanti, i bianconeri non sono riusciti a finalizzare tre buone occasioni capitate sui piedi di Steffen, Arigoni e Cimignani. Dietro, Mai, Hajdari e Arigoni, al 40', hanno invece consentito a Pellegrino.di andare in gol per i padroni di casa, mentre nella ripresa, al 56', è stato un pallone mal gestito da Sabbatini ad aprire la via del gol a Fet, che ha usufruito anche di una sfortunata deviazione di Hajrizi. 
A quel punto la partita non ha avuto più storia, nonostante le ben cinque reti che sono seguite al raddoppio dei norvegesi, fissando il punteggio sul 5-2 finale, che condanna matematicamente i ticinesi all'eliminazione dalla Conference League. 
Le parole di Mattia Croci-Torti, a fine gara, sono state molto esplicative: a questi livelli gli errori si pagano carissimi. Le squadre incontrate in questa campagna europea hanno esperienza e valori individuali superiori alle avversarie in campionato, con la sola eccezione dello Young Boys il quale, infatti, si è comportato onorevolmente in Champions League, qualificandosi per la fase a gironi e guadagnandosi il terzo posto in un raggruppamento piuttosto duro, dove si è misurato anche coi detentori del trofeo. 
Certamente, resta qualche rammarico. La compagine bianconera da una parte ha dimostrato di poter stare in questi contesti, ma dall'altra è mancata dal punto di vista della concretezza, con la sola eccezione della partita di Istanbul. Oggi qualcuno tende un po' a ridimensionare la vittoria in Turchia: ma forse quel qualcuno dimentica che la prima picconata ai turchi è stata quella inferta dai ticinesi. Da lì in poi, la compagine del paese anatolico si è persa e, sinora, non si è più ritrovata.
Ora, la squadra sottocenerina è attesa da tre partite casalinghe in campionato. Sarà fondamentale fare bene, chiudendo in crescendo questa fase di stagione, per poi ripartire a gennaio recuperando gli infortunati, e con un Ousmane Doumbia in più in squadra. Questo gruppo merita, infatti, di poterci provare ancora, in Europa, nella prossima edizione dei tornei continentali.   
(Foto Keystone/Torbergsen)