HOCKEY
Lugano, che passo indietro!
Bianconeri dominati a Losanna, l'Ambrì invece rischia grosso
Pubblicato il 03.12.2023 10:12
di L.S.
E ora è crisi. O chiamatelo periodo di forte difficoltà. Come volete, tanto il concetto non cambia.
Le cinque sconfitte consecutive dell’Ambrì (l’ultima ieri sera in casa contro lo Zugo) devono far seriamente riflettere, per non dire preoccupare.
È vero che le assenze pesano, e non poco (soprattutto quelle del regista difensivo Heed e del “bomber” Bürgler), ma è anche vero che quel sacro fuoco che sembrava animare le partite dei leventinesi nella prima parte di stagione, sembra essersi po’ attenuato. Nonostante, giusto dirlo, l’impeto che ieri sera si è rivisto a tratti. Ma solo a tratti.
Soltanto un periodo negativo? Probabilmente sì, anche perché ciò che l’Ambrì aveva fatto nelle prime 22 partite non può certo ritenersi un caso.
Quella squadra che pattinava con una buona intensità e che trovava con discreta facilità la via della rete, soprattutto con quel power-play che adesso è molto meno letale, non può aver smarrito i suoi punti di riferimento in così poco tempo.
Peccato, perché quella sette vittorie consecutive sembravano aver regalato alla squadra di Cereda una serenità e una convinzione sufficienti per una stagione diversa dalle altre. Cosa che invece questo periodo negativo potrebbe cancellare come una spazzolata della Zamboni.
Il coach leventinese, che qualche spiffero spingerebbe verso la nazionale la prossima stagione (notizia tutta da verificare ovviamente), deve riprendere in mano al più presto la situazione. Fallire anche quest’anno (tradotto, non arrivare nei primi dieci), con la squadra a disposizione, sarebbe una colpa imperdonabile.
L’assenza di una decina di giorni con la nazionale e il cambio del giorno di allenamento alla vigilia del derby non sono forse i motivi di questo momento negativo, ma potrebbero avere anche destabilizzato leggermente il gruppo. Chissà…
E il Lugano? Soltanto 24 ore or sono lo avevamo (colpevolmente) celebrato. Le vittorie contro Rapperswil e Ambrì avevano illuso un po’ tutti. Noi per primi. La facilità con cui erano stati ottenuti quei successi, ancorché contro squadre in difficoltà, avevano fatto credere che la squadra di Gianinazzi avesse fatto un salto in avanti decisivo.
Rispetto a inizio stagione, giusto dirlo, questa squadra è cresciuta parecchio, ma da quello che si è visto ieri sera, non abbastanza per pensare di lottare veramente per il titolo. Almeno per il momento.
Dominati dal punto di vista dell’intensità, i bianconeri sono probabilmente rimasti sorpresi, per non dire scioccati, dalle difficoltà che stavano incontrando. Il Losanna si è dimostrato, almeno ieri sera (a dire il vero era già successo a settembre, sempre con un 4 a 1), di un’altra categoria.
Quel gioco che veniva recitato a memoria, quelle trame che si dipanavano con piacevole facilità, si sono improvvisamente inceppate, diventando pesanti e poco scorrevoli.
Niente scuse, nessuna giustificazione nemmeno dallo staff tecnico: il Losanna ha dato ai bianconeri una lezione di hockey.
Ora bisognerà capire se questa sconfitta sarà un toccasana o un duro colpo nel morale di una squadra che forse credeva troppo presto di essere diventata grande.
La prossima sfida contro lo Zurigo ci fornirà già una parziale risposta.
(Foto Keystone/Flauraud)