A Cornaredo arriva il Lucerna, a meno di tre giorni dalla sfida nella
gelida Bodo.
Non è un’altra partita facile per i bianconeri: un po’ per le assenze, un po’ per la stanchezza che si è accumulata nelle gambe dei giocatori.
Dopo l’eliminazione in Conference League, bisogna però reagire.
Il campionato non aspetta, anche se la vittoria di Yverdon ha tranquillizzato un po’ l’ambiente.
La nota positiva, almeno stando alle statistiche, è data dalle difficoltà del Lucerna in trasferta: dei 24 punti in classifica, soltanto 5 sono stati ottenuti lontano dalla Swissporarena.
Anche Mario Frick, che con Croci-Torti ha sempre dato vita a partite belle e equilibrate, dovrà rinunciare rinunciare a elementi importanti come Spadanuda, Ademi e il difensore centrale Beka, che era entrato anche mirino della nazionale elvetica.
Ci saranno per contro, sia Jashari, di cui si è parlato tanto in queste ultime settimane (soprattutto per la mancata risposta alla convocazione nella Under 21), che Max Meyer, probabilmente il centrocampista più tecnico e continuo di tutta la Super League.
L’ex nazionale tedesco ha trovato proprio nel nostro campionato la giusta serenità e l’ambiente ideale per rendere al meglio. Le sue giocate sono spesso determinanti per le vittorie della sua squadra.
E il Lugano? La speranza è di vedere all’opera una squadra arrabbiata per l’eliminazione. I cinque gol di Bodo non saranno probabilmente andati giù né al mister né ai suoi giocatori, chiamati perciò a un riscatto davanti al pubblico amico.
Per riuscirci, naturalmente, servirà maggior cinismo e precisione sotto porta, aspetti decisamente penalizzanti nel percorso europeo, dove questi errori sono stati pagati a caro prezzo.
L’infermeria purtroppo è sempre piena: c’è il rischio che anche Hajrizi non sia della partita, mentre molte speranze vengono riposte in Mahou, che a riposo nella sfida di Bodo, dovrà cercare di dare i giusti impulsi alla manovra luganese.
Calcio d’inizio alle 16.30, arbitrerà il signor Horisberger.
Non è un’altra partita facile per i bianconeri: un po’ per le assenze, un po’ per la stanchezza che si è accumulata nelle gambe dei giocatori.
Dopo l’eliminazione in Conference League, bisogna però reagire.
Il campionato non aspetta, anche se la vittoria di Yverdon ha tranquillizzato un po’ l’ambiente.
La nota positiva, almeno stando alle statistiche, è data dalle difficoltà del Lucerna in trasferta: dei 24 punti in classifica, soltanto 5 sono stati ottenuti lontano dalla Swissporarena.
Anche Mario Frick, che con Croci-Torti ha sempre dato vita a partite belle e equilibrate, dovrà rinunciare rinunciare a elementi importanti come Spadanuda, Ademi e il difensore centrale Beka, che era entrato anche mirino della nazionale elvetica.
Ci saranno per contro, sia Jashari, di cui si è parlato tanto in queste ultime settimane (soprattutto per la mancata risposta alla convocazione nella Under 21), che Max Meyer, probabilmente il centrocampista più tecnico e continuo di tutta la Super League.
L’ex nazionale tedesco ha trovato proprio nel nostro campionato la giusta serenità e l’ambiente ideale per rendere al meglio. Le sue giocate sono spesso determinanti per le vittorie della sua squadra.
E il Lugano? La speranza è di vedere all’opera una squadra arrabbiata per l’eliminazione. I cinque gol di Bodo non saranno probabilmente andati giù né al mister né ai suoi giocatori, chiamati perciò a un riscatto davanti al pubblico amico.
Per riuscirci, naturalmente, servirà maggior cinismo e precisione sotto porta, aspetti decisamente penalizzanti nel percorso europeo, dove questi errori sono stati pagati a caro prezzo.
L’infermeria purtroppo è sempre piena: c’è il rischio che anche Hajrizi non sia della partita, mentre molte speranze vengono riposte in Mahou, che a riposo nella sfida di Bodo, dovrà cercare di dare i giusti impulsi alla manovra luganese.
Calcio d’inizio alle 16.30, arbitrerà il signor Horisberger.
(Foto Keystone/Crinari)