CALCIO
Un cuore grande così!
I bianconeri battono il Lucerna al termine di una prestazione gagliarda: decide Belhadj
Pubblicato il 03.12.2023 17:57
di L.S.
Tre punti preziosi: anzi, preziosissimi.
Tornati venerdì alle 4 del mattino dalla Norvegia, con una squadra incerottata, il Lugano batte il Lucerna e ottiene il secondo successo consecutivo in campionato. Anche stavolta, dopo Yverdon, senza subire gol.
Non è stata una vittoria facile, com’era facile prevedere, ma questa squadra, anche nelle difficoltà, ha ribadito di avere un cuore grande così. In fondo, nessuno ne dubitava. Il passato parlava chiaro.
Croci-Torti ha cambiato ancora una volta la fisionomia della sua squadra, schierando una difesa a tre e sulle fasce, a spingere, due uomini offensivi come Mahou e Cimignani. Tutto, tranne che una scelta conservativa, che alla fine è risultata pagante.
Proprio Cimignani, a inizio ripresa, ha messo sulla testa di Belhadj (nella foto Keystone/Crinari) una palla che il tunisino ha deviato in rete, alle spalle di un Loretz apparso un po’ sorpreso.
Un vantaggio, in quel momento, tutto sommato meritato, perché a cavallo dei due tempi il Lugano si era fatto preferire, nonostante l’inedita coppia offensiva Vladi-Steffen avesse fatto pochino.
L’ultima mezz’ora, com’era prevedibile, è stata di sofferenza, con Hajdari che a due minuti dal novantesimo ha salvato sulla linea a Saipi battuto (il portiere in precedenza aveva fatto una grande parata su Dorn).
Al fischio di Horisberger, il Crus ha potuto lasciarsi andare alla gioia, meritatissima anche per lui, dopo un periodo tutt’altro che facile.
Blindato, per il momento, il sesto posto, il Lugano deve recuperare al più presto le energie, perché mercoledì ospiterà il Basilea e domenica il Winterthur.
Se è vero che gli impegni restano tanti, adesso ci sarà almeno la possibilità di giocare in casa ed evitare così i tanti spostamenti di questi ultimi tempi.
E chissà che a fine 2023 la classifica non sorrida a una squadra che, recuperati tutti gli elementi e con il rientro di Doumbia, non torni nel prossimo anno a occupare le posizioni più nobili della graduatoria.