CALCIO
Il miracolo della Chapecoense
La squadra nel 2016 fu colpita da una tragedia aerea: su quel velivolo morirono 71 persone
Pubblicato il 03.12.2023 17:02
di Red.
Vi ricordate della Chapecoense? Sì, proprio quella squadra che quel tragico 28 novembre 2016 é purtroppo entrata nella storia del calcio per una delle tragedie più grandi che si ricordino.
I sfortunati giocatori a bordo del volo LaMia 2933 pensavano di entrare nella storia come eroi di un trofeo continentale vinto da un piccolo club e non come vittime di uno dei più tragici incidenti aerei che hanno funestato lo sport. Su quell'aereo, tra giocatori, staff, dirigenza, giornalisti e naturalmente membri dell'equipaggio, perirono 71 persone.
Retrocessa in serie B nel 2019 e poi nuovamente due anni dopo, questa stagione si è chiusa con una salvezza conquistata negli ultimi 90 minuti grazie soprattutto ai risultati dei rivali.
Per evitare la C i biancoverdi, oltre a battere il già promosso Vitória, dovevano sperare che almeno due delle tre concorrenti alla salvezza - Ponte Preta, Tombense e Sampaio Corrêa - non vincessero. Una combinazione non proprio facile. E invece questa volta il destino, o se preferite la fortuna, ha deciso di concedere un piccolo risarcimento: perde il Sampaio Corrêa, vince la Ponte Preta. Contro un Vitória già in vacanza la Chape va sotto ma ribalta il punteggio. Il 3-1 finale non basta perché Tombense e Mirassol stanno concludendo con uno scialbo 0-0 il loro confronto. Un punticino che frustra le residue speranze di A del Mirassol e dona speranze ai padroni di casa, tutti all'attacco. Al minuto 89 però Luiz Otavio diventa l'uomo mandato dal destino: il 31enne centrale era stato uno dei primissimi acquisti della Chape dopo la tragedia del 2016 ed era diventato uno dei simboli della rinascita prima di essere ceduto qualche stagione più tardi. Perché il destino ogni tanto paga i suoi debiti, ma lo fa spesso in modo beffardo.
(Foto Keystone/Penner, da sottoporta il calcio internazionale)