PENNA ROSA
Allegri, ma non troppo
Non ho capito allora e non capisco ad oggi perché sia stato esonerato
Pubblicato il 10.04.2021 08:20
di Valentina Marchi
Che fine ha fatto mister Allegri? Non lo vediamo in giro dai tempi dell'ottavo scudetto consecutivo della Vecchia Signora.Non lo si sente ironizzare sul gioco del calcio dai quarti di Champions del 2018, lasciati sul campo per un amen contro un certo Real Madrid. I sognatori lo vedono ogni giorno ad allenare su un campo diverso. I nostalgici come me lo vedono sempre e ancora alla Juve, a vincere e modestamente dire che “il calcio è una cosa semplice’.
Massimiliano Allegri è uno di quegli allenatori che sorridono al calcio come alla vita e prendono con leggera serietà ogni partita. Con quel sorriso ha sempre conquistato i suoi giocatori facendoli rendere al meglio. La sua creatività nel proporre le più svariate formazioni ha fatto di lui un uomo fuori dagli schemi. Uno diverso e per nulla scontato. Questo è il mister di Livorno: un uomo solare, con l’onda nel cuore. Da quando se n'è andato ... dalle nostre parti c’è poco da stare ‘allegri’.
Ecco perché il Presidente l’ha più volte rimpianto e ripreso in considerazione per la guida della sua squadra. Ecco perché se tornasse alla Juve tornerebbe l’allenatore ideale, nello spirito e nell’eleganza. Che sa parlare che sa convincere che sa vincere. Ci ricordiamo i bianconeri che ogni avversario temeva: dalla serie A all’Europa. Quando scendevano in campo gli undici di Allegri vestivano la maglia della squadra da battere. Dopo di lui si è spenta la luce. Insieme ai suoi sorrisi, rassicuranti. E ai suoi discorsi intelligenti. È uscito di scena in silenzio senza dire cose inutili. Dopo aver fatto cose buone e giuste.
Non ho capito allora e non capisco ad oggi perché sia stato esonerato. Non l’ha capito credo neppure lui. Soprattutto non se lo spiega Andrea Agnelli, che l’ha congedato fra un abbraccio e due lacrime. Gli ha detto addio su consiglio del gatto e la volpe quella notte di due campionati fa e non ha più ritrovato le monete seminate nel campo dei miracoli. Quella Juve era davvero una favola!