Una valanga di cancellazioni di partite si
sta abbattendo sul calcio svizzero. I campi di Winterthur, San Gallo, Wil,
Sion, Baden e Thun sono stati ritenuti tutti "ingiocabili" lo scorso
fine settimana. A San Gallo c'era addirittura uno strato di neve di 29
centimetri.
Decine di migliaia di tifosi sono dovuti rimanere a casa. Il Blick si è chiesto qual è la soglia oltre la quale un campo è considerato "ingiocabile"
Non è solo la quantità di neve che può decretare lo spostamento di una partita. La decisione se un campo è giocabile è in verità complessa e varia da stadio a stadio.
Daniel Wermelinger, capo degli arbitri svizzeri, spiega di cosa bisogna tenere conto: "La salute dei giocatori ha una chiara priorità. Se questa viene messa a repentaglio, le partite non vengono disputate". Anche fattori come il riscaldamento del campo, la situazione meteorologica, le previsioni del tempo, lo spazio per lo sgombero della neve e la disponibilità di aiutanti giocano un ruolo importante. "Naturalmente è necessario anche il buon senso", aggiunge Wermelinger.
Decine di migliaia di tifosi sono dovuti rimanere a casa. Il Blick si è chiesto qual è la soglia oltre la quale un campo è considerato "ingiocabile"
Non è solo la quantità di neve che può decretare lo spostamento di una partita. La decisione se un campo è giocabile è in verità complessa e varia da stadio a stadio.
Daniel Wermelinger, capo degli arbitri svizzeri, spiega di cosa bisogna tenere conto: "La salute dei giocatori ha una chiara priorità. Se questa viene messa a repentaglio, le partite non vengono disputate". Anche fattori come il riscaldamento del campo, la situazione meteorologica, le previsioni del tempo, lo spazio per lo sgombero della neve e la disponibilità di aiutanti giocano un ruolo importante. "Naturalmente è necessario anche il buon senso", aggiunge Wermelinger.
Il regolamento della lega (SFL) richiede ai
club di "fare tutto il possibile" per rendere il campo giocabile. La
cancellazione della partita del San Gallo di domenica scorsa, ad esempio,
dimostra che questo non è sempre possibile. Nonostante il campo sia riscaldato,
il giorno prima c'era troppa neve: impossibile fare “miracoli” con
questo tipo di situazione.
"Non è possibile accendere
semplicemente il riscaldamento del campo prima di una partita, perché le radici
del manto erboso si danneggiano rapidamente", spiega il custode del
Kybunpark, Ivan Bonderer. “L’ideale è mantenere una temperatura del terreno di
gioco compresa tra i sette e i nove gradi per qualche giorno: nove centimetri di neve si sciolgono
in 24 ore”.
Se una società non vede la possibilità di
preparare il campo per il calcio d'inizio nonostante tutti gli sforzi, la Lega
deve essere avvertita il prima possibile. Vengono quindi inviati degli
ispettori per valutare la situazione. Se le condizioni sono precarie, anche la
Lega può ordinare un’ispezione. Queste procedure sono disciplinate dal
regolamento delle partite della Lega (SFL) e dal regolamento delle partite
dell'Associazione Svizzera di Football (SFV).
La Lega può annullare prematuramente una
partita solo se "sembra impossibile" che il campo sia agibile per il
calcio d'inizio previsto. Se la situazione non è chiara fino al giorno della
partita, la decisione deve essere presa non più tardi di quattro ore prima del
calcio d'inizio. Dopo tale termine, o nel caso in cui non sia stata effettuata
alcuna ispezione, la decisione spetta esclusivamente all'arbitro.
Se una partita viene rinviata a breve
termine a causa di un campo inagibile, la Lega dovrà pagare il conto. Per i
club interessati, il rimborso copre sia i costi di sicurezza della squadra di casa,
sia i costi di viaggio e di ristorazione della squadra ospite (fino a un
massimo di 2.000 franchi svizzeri o 6.000 franchi svizzeri per i pernottamenti
fuori casa se il viaggio supera i 250 chilometri). Almeno questo riduce i danni
finanziari per i singoli club. Meglio di niente.
(Foto archivio Keystone/Gillieron)