Una serata da dimenticare, che forse ricorderà soltanto capitan Sabbatini,
festeggiato per il suo record (412 partite con la maglia del Lugano).
Chissà che non sia stata (anche) la festa per il capitano, decisamente lunga, con tanto di intervista, foto e abbracci, a rilassare un po’ l’ambiente in casa Lugano? Difficile altrimenti spiegare, se non con la stanchezza mentale di questo intenso periodo, il primo tempo di una squadra che è apparsa decisamente sottotono.
I bianconeri sono stati fortunati ad andare alla pausa soltanto sotto di un gol, quello di testa su corner dello spagnolo Dubasin, arrivato in estate per 3 milioni dall’Albacete.
Nella ripresa il Lugano migliora un po’ e pareggia quasi subito, con una bella azione sulla destra di Arigoni-Celar-Macek.
Il segnalinee annulla per fuorigioco e il VAR, dopo qualche minuto lo contraddice: le immagini dimostrano chiaramente che Celar era in posizione regolare (si vedeva a occhio nudo).
Peccato che il vantaggio duri poco: Saipi, dopo la buona prova contro il Lucerna, rovina tutto. Prima esce (ma perché?) in ritardo su Jovanovic, e poi nel finale regala il pallone sui piedi del 18.enne Beney (che poco prima aveva colpito una traversa) che non sbaglia.
Due errori clamorosi che spianano la strada a un Basilea che ha meritato la vittoria. La squadra di Celestini è apparsa più affamata e concentrata.
Il Lugano deve riflettere su questa brutta serata e prepararsi per la sfida di domenica, ancora a Cornaredo, contro il Winterthur. Quella sì, una sfida da vincere a tutti i costi. Ma per farlo, bisognerà mostrare un altro atteggiamento.
Chissà che non sia stata (anche) la festa per il capitano, decisamente lunga, con tanto di intervista, foto e abbracci, a rilassare un po’ l’ambiente in casa Lugano? Difficile altrimenti spiegare, se non con la stanchezza mentale di questo intenso periodo, il primo tempo di una squadra che è apparsa decisamente sottotono.
I bianconeri sono stati fortunati ad andare alla pausa soltanto sotto di un gol, quello di testa su corner dello spagnolo Dubasin, arrivato in estate per 3 milioni dall’Albacete.
Nella ripresa il Lugano migliora un po’ e pareggia quasi subito, con una bella azione sulla destra di Arigoni-Celar-Macek.
Il segnalinee annulla per fuorigioco e il VAR, dopo qualche minuto lo contraddice: le immagini dimostrano chiaramente che Celar era in posizione regolare (si vedeva a occhio nudo).
Peccato che il vantaggio duri poco: Saipi, dopo la buona prova contro il Lucerna, rovina tutto. Prima esce (ma perché?) in ritardo su Jovanovic, e poi nel finale regala il pallone sui piedi del 18.enne Beney (che poco prima aveva colpito una traversa) che non sbaglia.
Due errori clamorosi che spianano la strada a un Basilea che ha meritato la vittoria. La squadra di Celestini è apparsa più affamata e concentrata.
Il Lugano deve riflettere su questa brutta serata e prepararsi per la sfida di domenica, ancora a Cornaredo, contro il Winterthur. Quella sì, una sfida da vincere a tutti i costi. Ma per farlo, bisognerà mostrare un altro atteggiamento.
(Foto Keystone/Golay)