Calcio
Diavolo senz'anima
A Bergamo arriva, per i rossoneri, l'ennesima sconfitta stagionale e non ci sono attenuanti
Pubblicato il 10.12.2023 09:15
di Angelo Lungo
Maldini è sicuro, questo Milan è “senza amore e senz'anima”. E ha ricordato alla società “oggi comandate voi ma per favore rispettate la sua storia”. La cronaca è diventata già storia. Il dirigente non era più convinto di Pioli, lo voleva sostituire. E sottolinea l'errore marchiano che è stato compiuto: “L'allenatore è una delle persone più sole del mondo del calcio. Dargli compiti che esulano dai suoi lo renderà più solo, se non verrà supportato”. La rivoluzione rossonera estiva sembra si sia arrestata. Su Milanello spira forte il vento di rassegnazione. Bisogna salvare il salvabile: arrivare almeno quarti, è necessario entrare nella prossima Champions. Il progetto Milan mostra profonde crepe: il modello americano è sommessamente criticato; le contestazioni seppur lievi ci sono. L'area tecnica è stata esautorata, tutto il potere è stato dato a Pioli. Sono stati comprati giocatori di giovane età e che avessero un ingaggio sopportabile. L'idea era quella di imporre un modello. Ma il campo sta dicendo altro. Il tempo futuro nel calcio non esiste e nemmeno quello passato, conta il presente e il risultato, specie in Serie A. Si sono sopravvalutate le capacità del tecnico: troppe responsabilità senza avere particolari doti carismatiche. La squadra non ha una fisionomia precisa, vive di spunti individuali. E manca di un'anima. Reagisce freneticamente e poi si ferma. L'Inter, la Juve hanno un preciso stile di gioco e lo sviluppano. Il Milan improvvisa e latita la forza. Si illude, perché vive di speranza, ossia la giocata del singolo: lo strappo di Leao; la corsa di Hernandez; il dribbling di Pulisic. La deferenza della stampa e delle televisioni ha fatto il resto. Ha contribuito a rappresentare un realtà che non era tale. Movimenti si registrano anche sul fronte societario: Gerry Cardinale starebbe cercando investitori. Deve restituire oltre 500 milioni a Singer. Lo sguardo è rivolto verso il mondo arabo e non poteva essere altrimenti. I tifosi vorrebbero che il “vecchio cuore rossonero” tornasse a battere con ritmo e intensità. È possibile: basta che l'anima dia l'impulso.
(Foto Keystone/Maraviglia)