Maldini
è sicuro, questo Milan è “senza amore e senz'anima”. E ha
ricordato alla società “oggi comandate voi ma per favore
rispettate la sua storia”. La cronaca è diventata già storia. Il
dirigente non era più convinto di Pioli, lo voleva sostituire. E
sottolinea l'errore marchiano che è stato compiuto: “L'allenatore
è una delle persone più sole del mondo del calcio. Dargli compiti
che esulano dai suoi lo renderà più solo, se non verrà
supportato”. La rivoluzione rossonera estiva sembra si sia
arrestata. Su Milanello spira forte il vento di rassegnazione.
Bisogna salvare il salvabile: arrivare almeno quarti, è necessario
entrare nella prossima Champions. Il progetto Milan mostra profonde
crepe: il modello americano è sommessamente criticato; le
contestazioni seppur lievi ci sono. L'area tecnica è stata
esautorata, tutto il potere è stato dato a Pioli. Sono stati
comprati giocatori di giovane età e che avessero un ingaggio
sopportabile. L'idea era quella di imporre un modello. Ma il campo
sta dicendo altro. Il tempo futuro nel calcio non esiste e nemmeno
quello passato, conta il presente e il risultato, specie in Serie A.
Si sono sopravvalutate le capacità del tecnico: troppe
responsabilità senza avere particolari doti carismatiche. La squadra
non ha una fisionomia precisa, vive di spunti individuali. E manca di
un'anima. Reagisce freneticamente e poi si ferma. L'Inter, la Juve hanno un
preciso stile di gioco e lo sviluppano. Il Milan improvvisa e latita la forza. Si illude, perché vive di speranza, ossia la giocata del
singolo: lo strappo di Leao; la corsa di Hernandez; il dribbling di
Pulisic. La deferenza della stampa e delle televisioni ha fatto il
resto. Ha contribuito a rappresentare un realtà che non era tale.
Movimenti si registrano anche sul fronte societario: Gerry Cardinale
starebbe cercando investitori. Deve restituire oltre 500 milioni a
Singer. Lo sguardo è rivolto verso il mondo arabo e non poteva
essere altrimenti. I tifosi vorrebbero che il “vecchio cuore
rossonero” tornasse a battere con ritmo e intensità. È possibile:
basta che l'anima dia l'impulso.
(Foto Keystone/Maraviglia)