In campo domenica si è visto
soltanto il Bellinzona, lo striminzito risultato (1-0 di Samba, gran gol in
dribbling in inizio di ripresa) potrebbe fare credere a una partita tiratissima
sino al 97° minuto. Non è stato così anche se con i neocastellani, superati in
lungo e in largo sul piano tattico e tecnico, si è dovuto trattenere il fiato sino
al triplice fischio finale probabilmente memori di quel palo che avevano colpito
all’ultimo minuto nella scorsa stagione. Non si poteva in effetti escludere qualche
‘pezzo’ di bravura da parte di Simone Rapp, che ha lottato come un leone per ri-trovare
la via della rete, all’1-1 ci è arrivato vicinissimo all’ultimo minuto: “È
un buon segno che abbia realizzato una ‘tripletta’ contro il Baden però è da
qualche partita che non riesco più a segnare: dobbiamo tornare a vincere,
bisogna assolutamente fare meglio. Siamo messi bene ma al momento ci manca quel
cinque per cento in più per andare oltre (lo Xamax non vince più dall’Esp,
ndr).
Giratela come volete ma i
granata hanno preso saldamente il comando delle operazioni sin dall’inizio
costringendo la squadra di Uli Forte a difendersi in maniera affannosa: falli
su falli, una dozzina compiuti ai danni dei soli Chacon e Seiler. Per fortuna
Michèle Schmölzer, arbitro FIFA, non si è mai lasciata condizionare dalle
reiterate proteste degli ospiti che hanno continuato a sbracciare reclamando
addirittura, a due riprese, la massima punizione. Ha però sorvolato su un
fallaccio da cartellino rosso negli ultimi minuti e per finire ha ammonito più
granata che neocastellani (sic)!”.
Il Bellinzona è piaciuto per
come ha giocato (forse una delle sue migliori prestazioni anche se un paio di
giocatori hanno lasciato a desiderare nelle chiusure, rispettivamente
nell’impostazione): grinta, velocità, contrasti e duelli vinti in quantità!
“Sono tre punti
meritatissimi – dichiara Pablito
Bentancur, felice che l’ACB si sia congedata dal pubblico amico con una
vittoria – ho visto in campo una squadra compatta che ha mostrato una grande
grinta: dieci e lode a tutti! Abbiamo gestito ottimamente la partita, per di
più giocando bene contro un avversario molto aggressivo. L’arbitro? Mi sembra
che abbia fatto un buon lavoro. Festeggiare il ‘Natale granata’ con una
vittoria è qualcosa di bellissimo” (la serata a Sementina ha riscosso un
successone, ndr).
Peccato che non si sia
riusciti ad andare almeno ad un doppio vantaggio. Già all’8’ Mihajlovic mette
una palla-gol sui piedi di Chacon, al 17’ Samba spedisce alto un pallone che
andava messo alle spalle di Guivarch, seguito neanche un minuto dopo da Sauter
(incornata a fil di palo). Su un tondo 3-0 dopo nemmeno venti minuti nessuno
avrebbe avuto da ridire. In inizio di ripresa mentre in tribuna-stampa (ovest)
si registra un trambusto per via di tifosi che occupano i posti di giornalisti
accreditati (un malcostume che speriamo abbia finalmente fine, la stessa
situazione si verifica sul lato est, nelle posizioni centrali non c’è posto per
tutti), Samba se ne va in gol tra scroscianti applausi. Al novantesimo, mentre
si apprestano a uscire Mihajlovic Pollero e Chacon, Alessandro Iacobucci – che
cinque minuti prima si era beccato il giallo per perdita di tempo (è recidivo)
– esce in cerca di farfalle e Rapp in zona Cesarini si mangia il gol del
pareggio che avrebbe comunque fatto gridare allo scandalo.
Dispiace ancora una volta
notare la scarsa presenza di spettatori sugli spalti ma anche in tribuna. Il
Bellinzona ha gli stessi punti della quarta classificata (lo stesso Xamax), il
suo gioco è cambiato dalla notte al giorno. È stato piacevole vedere la squadra
sempre proiettata al gioco offensivo, il pubblico si è divertito. Adesso bisogna
però creare empatia con i tifosi, una ‘missione’ non impossibile. Ma occorrono
energie ‘importanti’ da parte della società.
(Foto Keystone/Ti-Press)