Nessun caffé fugace, nell'intimità di pochi giornalisti. No, a Zurigo è scoppiata una piccola bomba e allora il presidente Ancillo Canepa e il responsabile dello sport Milos Malenovic hanno dovuto organizzare una conferenza stampa ufficiale.
Il tema? Il futuro del loro allenatore, il danese Bo Henriksen, il cuo contratto scade in estate. Per ora non si è ancora parlato di prolungamento.
Il quotidiano danese BT ha però scritto che Henriksen avrebbe già comunicato internamente la sua intenzione di non rinnovare con il club della Limmat.
Canepa e Malenovic hanno cercato di fare chiarezza sulla situazione: "Non so da dove venga l'agitazione. Con Bo ne parleremo molto presto", dice Canepa, che si lamenta del fatto che il canale televisivo Blue abbia recentemente tagliato una sua dichiarazione, in cui diceva di voler continuare con Henriksen.

Anche in quest'occasione Canepa ribadisce: "Vogliamo continuare questa collaborazione: è molto positivo quando un allenatore si dimostra ambizioso. Non c'è nessuna problema con Henriksen", dice, scherzando: "Ci coccoliamo sempre".

Malenovic ha aggiunto: "La collaborazione con Bo è eccellente. Ci scambiamo idee ogni giorno. C'è la volontà di ottenere di più insieme". Nel ritiro di Chiclana de la Frontera, in Spagna (dal 4 al 12 gennaio), si parlerà finalmente di un prolungamento. Canepa e Malenovic sottolineano più volte che questo non era possibile prima, nella frenetica attività quotidiana. Il responsabile dello sport: "È una questione complessa che richiede tempo".

Sono le sottili sfumature che fanno dubitare del futuro a lungo termine di Henriksen all'FCZ, nonostante i commenti entusiastici sul danese. Un esempio arriva proprio da Malenovic: "Bo ha ottenuto molto dalla squadra, ma noi vogliamo ancora di più".

A questo punto non resta altro che aspettare i colloqui tra la dirigenza e il tecnico. Il Blick si chiede: "E se non dovesse esserci un accordo, potrebbe già arrivare adesso a una separazione?".

Canepa: "È una pura speculazione. Adesso andremo in vacanza, poi in ritiro e lì ne parleremo".

(Foto Keystone/Flueeler)