IL LUGANOLOGO
Lugano, non è tutto da buttare
Tre sconfitte nel 2024 ma anche qualche attenuante importante
Pubblicato il 09.01.2024 10:56
di Doriano Baserga
Questo 2024 è iniziato male. Tre partite e tre sconfitte: contro Davos, Ginevra e Zugo. Nonostante delle prestazioni tutto sommato soddisfacenti, i bianconeri hanno segnato soltanto tre reti. Potrebbe sembrare un paradosso parlare di un "buon" Lugano, ma non è così. Anche perché a squadra sta pagando un pedaggio importante alle numerose assenze. Su tutte quella di Carr. E così dal quinto posto si scivola all’ottavo. Nessun dramma per il momento, anche perché la squadra dimostra di esserci, ma è chiaro che presto o tardi bisognerà tornare a fare punti.
Domenichelli è corso ai ripari mettendo sotto contratto Mario Kempe, mentre l’altro canadese arrivato prima di Natale, John Quenneville, per ora non sta avendo l'impatto sperato.
Contro il Bienne in casa e il Rapperswil in trasferta, il prossimo fine settimana, il Lugano deve tornare a vincere. Due sfide che rappresentano un crocevia fondamentale se si vorrà restare aggrappati al sesto posto. Perché se è vero che gli infortuni sono una "bella" sfortuna, questo campionato non aspetta nessuno.
Spiace che il Lugano si sia fermato sul più bello, adesso che l'entusiasmo in pista stava tornando ai suoi livelli più alti. Questa squadra, oltre a vincere, regalava emozioni e spettacolo: è ovvio che senza l'intera prima linea che stava dominando il campionato, tutto diventa più difficile.
La squadra però lotta e mostra a ogni partita un impegno assoluto. Lo ha dimostrato anche contro lo Zugo, nonostante una sconfitta che alla fine non fa una grinza.
Qualche palo, qualche errore di troppo sotto porta e le partite prendono delle brutte pieghe. Difficili da raddrizzare.
È un momento così: bisogna avere pazienza e sperare che presto o tardi l'emergenza finirà. Magari proprio nel momento più importante della stagione. Intanto è importante non mollare e restare agganciati alla zona playoff: per il resto, fortunatamente, c'è ancora tempo...
(Foto Keystone/Crinari)