CALCIO
La "follia" della Roma
Il club della capitale licenzia Mourinho e sceglie De Rossi: una scelta sulla carta molto rischiosa
Pubblicato il 16.01.2024 18:34
di L.S.
Licenziare Mourinho non dev’essere stato facile. E forse, ma soltanto il tempo lo dirà, potrebbe essere una piccola follia.
Lo “special one” a Roma è amatissimo, nonostante il suo carattere sanguino, le tante espulsioni rimediate e i risultati non sempre soddisfacenti. Nonostante tutto ciò, Mourinho, dovunque è andato, è rimasto indissolubilmente legato alle varie tifoserie. Diventando in poco tempo il portabandiera del club e dei suoi tifosi, inscenando a volte delle battaglie epiche contro il “resto del mondo”.
A Milano, oltre al triplete vinto, gli interisti si ricordano delle manette mimate durante una partita contro la Sampdoria. Un simbolo della guerra contro il sistema che secondo lui era marcio e andavo combattuto, anche alzando i toni e affidandosi alle provocazioni. E a una comunicazione di cui è sempre stato un vero fuoriclasse.
Sceneggiate che mandano in sollucchero il tifoso più sfegatato, che ha bisogno di essere rappresentato e difeso e le cui corde, Mou ha sempre saputo toccare in maniera sapiente e furba.
La proprietà americana della Roma ha approfittato forse del miglior momento, dal suo punto di vista, per tagliare un tecnico su cui non contava più per il futuro. Perso il derby di Coppa contro la Lazio, battuto dal Milan e lontano dai primi posti della serie A, questo era il momento più basso per Mou, che con un paio di vittorie avrebbe potuto rilanciarsi e rimettere tutto in discussione. Un rischio che i Friedkin non hanno voluto correre, preferendo, paradossalmente, affidarsi a un De Rossi che non ha nessuna esperienza e che rischia, in questo modo, di essere bruciato anzitempo.
Una scelta azzardata quella della società americana, in un momento della stagione delicato e che priva la piazza giallorossa del suo unico vero punto di riferimento.
Con tutti i difetti e i suoi limiti, forse si sarebbe potuto aspettare a fine stagione.
Il tempo, come sempre, dirà se è stata una scelta giusta, ma la Roma adesso si è infilata in un tunnel che rischia di diventare pericoloso.
(Foto Keystone/Di Marco)