Questa settimana i granata
sono di nuovo in ritiro. Per la terza volta in questa stagione, giunta soltanto
a metà. In avvio di campionato con Sandro Chieffo, come si ricorderà, fu un
fallimento. La squadra aveva incassato quattro sconfitte da Wil, Sion, Aarau e
Thun. Sembrava già cotta in partenza, le premesse (e promesse) di iniziare con
il piede giusto andarono subito in fumo nonostante l’ottimismo del tecnico
zurighese (“Arriveranno i gol e anche le vittorie”). Bisognava
ricaricare immediatamente le batterie, Bentancur non esitò a mandare la squadra
in ritiro. Ma al rientro si registra il quarto passo falso in casa contro il
Vaduz.
Il secondo campo di
allenamento si è tenuto in autunno dopo un filotto di tre gare positive
(Sciaffusa, Nyon, Aarau) in cui sono stati raccolti 7 punti su 9. Il nuovo
staff era stato sollecitato da Bentancur a dare robusti colpi di piccone alla
‘struttura della squadra”. Sta di fatto che il capitano Matteo Tosetti ha
esplicitamente dichiarato a ‘ecodellosport’: “Con lo staff spagnolo siamo
passati dal giorno alla notte”.
È la terza volta dall’inizio
di campionato che la squadra va in ritiro: un lusso che nemmeno le società di
Super League più quotate si permettono.
“Tornare a Veronello – dichiara
Hugo Lamy – è sicuramente molto positivo per tutta la squadra; serve anche a
rafforzare i legami tra di noi e a sviluppare quelli con i nuovi arrivati”.
Il giovane parigino sui
cambiamenti intervenuti nella rosa (ne parleremo) si limita a dire che la
squadra “era già di ottimo livello a dicembre e che i nuovi arrivati sono
qui per aiutarci”. Afferma che si sta facendo “un lavoro intenso e
stimolante”, sull’amichevole di domenica scorsa (dove, come già rilevato,
la prestazione è risultata alquanto scialba) è dell’avviso che era “soprattutto
importante riprendere il ritmo e mettere ‘adrenalina’ nelle gambe in vista
della ripresa di campionato” (Comunale, sabato 27, ore 18). Il grande sogno
di Hugo, che ha festeggiato i 19 anni ieri, ce lo possiamo immaginare
realizzato, in un futuro non così lontano, al Parc des Princes in Ligue 1 con
il PSG con cui ha fatto la classica trafila fino ad arrivare alle soglie della
prima squadra. È a Bellinzona per completare il suo bagaglio tecnico, sarebbe
naturalmente felice di ‘competere’ per la promozione dei granata in Super
League.
Con il Paradiso nel secondo
tempo ha giocato il nipote del grande Jörg. Aris Sörensen, ventiduenne con
trascorsi nel FC Chiasso, ha maturato una bella esperienza nell’Yverdon prima che
un grave infortunio lo costringesse a lasciare il calcio per diversi mesi “Sono
felice di avere ripreso a giocare dopo tanto tempo proprio qui al Comunale.
Adesso sto bene, è tutto a posto, sono pronto a tornare in campo. Ho ancora un
contratto con l’Yverdon di sei mesi, vedremo…”.
Chiaro che per Aris un
rientro in granata sarebbe un ritorno al passato… visto che è nato nella
Turrita e ha giocato negli Allievi dell’ACB.
(Hugo Lamy, nella foto Keystone/Ti-Press)