CALCIO
A tutta birra... senza birra
Fuga dall'Arabia Saudita: i soldi non bastano più per convincere i giocatori?
Pubblicato il 18.01.2024 16:38
di Giorgio Keller
L'anno scorso si era scatenato una specie di finimondo tra le stelle del calcio, con molti giocatori a trasferirsi in Arabia Saudita per guadagnare fior di milioni. Ora alla sbornia segue la frenesia: ci sono già i primi che vogliono tornare in Europa. Ma da quest’altra parte, i club non sembrerebbero fare la fila per accaparrarseli.
Stadi vuoti in una terra di nessuno: Jordan Henderson aveva in qualche modo immaginato diversamente l'"emozionante avventura" in Arabia Saudita, nonostante un contratto da circa 400.000 franchi a settimana. Il capitano di lungo corso del Liverpool è l'Al-Ettifaq solo da cinque mesi, pronto, oggi, a ripartire. E non è certo il solo.
Henderson, il cui trasferimento nel deserto è stato fortemente criticato per il suo precedente impegno a favore dei diritti degli omosessuali, sarebbe già in trattativa con la Juventus di Torino e col Bayern di Monaco. Secondo i media inglesi, il motivo di questa scelta, non priva di una sfumatura beffarda, è lo scarso livello sportivo e lo scarso interesse degli spettatori nel paese saudita. Il 33.enne ha giocato l'ultima volta davanti a 696 spettatori nella trasferta di Al-Riyad, mentre solo 610 tifosi hanno voluto assistere alla partita con l ‘Al-Fayha.
Anche Karim Benzema (nella foto Keystone) sembrerebbe aver capito che i soldi non sono tutto. Il francese, presentato in pompa magna in estate, ha perso il credito di molti tifosi dell'Al-Ittihad dopo aver sprecato numerose occasioni, in particolare il rigore sbagliato nei quarti di finale della Coppa del Mondo per Club. Dopo diversi insulti - e un controverso post su Gaza - il 35.enne ha persino spento il suo account Instagram, che contava 76 milioni di follower, alla fine di dicembre. I tifosi lo accusano di svogliatezza e si dice che lo chiamino addirittura "Ben-Hazima", che in arabo significa "figlio della sconfitta".
Benzema, si sente dire in Francia, preferirebbe tornare rapidamente in Europa, meglio oggi che domani, visto che l'ottavo posto in classifica non gli basta. L'ex stella del Real Madrid ha recentemente saltato l'inizio degli allenamenti. Secondo le indiscrezioni, il boss del Paris St-Germain, Nasser Al-Khelaifi, sarebbe interessato al transalpino.
Jean-Michel Larqué, ex internazionale francese e critico calcistico: "Si è pentito. Certo, ognuno può fare quello che vuole, ma è importante concludere la carriera nel modo giusto". Ha fatto riferimento a precedenti dichiarazioni del vincitore della Champions League 2021: "Ricordo che aveva espresso il desiderio di chiudere la sua carriera al Real Madrid. Ne avrebbe avuto l'opportunità. Poteva smettere, sarebbe uscito dalla porta principale dopo aver vinto diversi titoli oltre al Pallone d'Oro. Ma si è perso entrando in un campionato artificiale".
Campionato saudita, quo vadis? La stagione non ricomincia prima di metà febbraio, fino ad allora la finestra di trasferimento rimane aperta.
Si specula anche sulla rapida partenza di Roberto Firmino dall’Al Ahli. Il brasiliano ha già trascorso San Silvestro in patria e ha assistito alla partita casalinga del suo ex club, il Liverpool (dove ha giocato otto stagioni), contro il Newcastle United in un Anfield Road tutto esaurito. È stato "bello tornare a casa", ha dichiarato. Da allora, le voci sul ritorno di Firmino non si sono fermate, visto che dopo un buon inizio di campionato non solo ha perso la fascia di capitano, ma anche un posto in campo. L'unico problema è che nessuno in Europa sembra voler pagare lo stipendio principesco che Firmino percepisce dagli sceicchi.
E poi c'è il portoghese Jota, all’anagrafe João Pedro Neves Filipe. A luglio, l'Al-Ittihad ha pagato 29 milioni di euro al Celtic Glasgow per l'ala. Purtroppo, dopo una spesa folle, il club si è ritrovato troppi stranieri in rosa e Jota ora è il numero nove. Con conseguenze disastrose: il ventiquattrenne non è più in squadra da metà settembre ed è in scadenza di contratto. Anche Jota vuole ripartire benché potrebbe presto “risalire” a numero otto dell'Ittihad… sempre che Benzema se ne vada via.
Era partita a tutta birra questa stagione saudita. Problemi di lusso, adesso, nel campionato degli sceicchi, in un paese dove comunque, o per la gioia della vittoria o per digerire la sconfitta, non è neanche permesso bere una birra.