CALCIO
Anno nuovo, salute e... risultati
Il Lugano ricomincia oggi in casa contro lo Stade Losanna: partita da non fallire
Pubblicato il 21.01.2024 09:40
di L.S.
Anno nuovo, vita nuova. Ma anche, la salute è la cosa più importante.
Due proverbi che potrebbero calzare perfettamente al 2024 del FC Lugano.
Si riparte oggi, a Cornaredo (ore 16.30), contro lo Stade Losanna, ultimo della classe.
Sulla carta non potrebbe esserci inizio migliore. E in fondo, è un po’ così.
È un’occasione da non perdere, un appuntamento da non fallire.
Il nuovo anno dovrà essere diverso dal finale del 2023, infarcito di troppi infortuni e di quegli impegni europei che hanno senza dubbio tolto energia e brillantezza alla squadra.
Croci-Torti è cosciente che bisogna cambiare marcia: più continuità e stabilità, (ri)trovando finalmente quell’identità che, per i motivi citati, non è sempre stato possibile mostrare.
Ci sarà il ritorno di alcuni infortunati come Valenzuela, Bottani, Grgic, Durrer o Marques, ma purtroppo bisognerà fare i conti anche le defezioni di Aliseda (si teme uno stop piuttosto lungo) e Saipi (malato), così come Macek e Nkama squalificati e Belhadj alla Coppa d’Africa.
Insomma, il Crus è contento ma non felicissimo. Soprattutto l’infortunio di Aliseda, l’uomo su cui puntava tantissimo, è una brutta notizia.
Ma nel calcio, come nella vita, bisogna guardare avanti.
In settimana il FC Lugano, per bocca del suo CEO Martin Blaser, ha parlato delle sfide che il nuovo anno porterà con sé. La sempre complicata ricerca degli sponsor, l’avanzamento dei lavori allo stadio e la volontà di far crescere una società che vanta ben 108 dipendenti.
È un lavoro lungo e che richiede pazienza, sia al club che ai suoi tifosi.
Assaporate due finali di Coppa svizzera e la recente presenza in Conference League, è umano chiedere sempre di più, porre l’asticella ancora più in alto. Sono le regole dello sport, che nonostante “la positiva cultura dell’errore” evocato da Blaser, poi ti mette di fronte ai risultati e alle classifiche. E pure ai bilanci.
Il Lugano è una società fortunatamente solida, che guarda avanti con ottimismo grazie ai capitali statunitensi e alla managerialità elvetica: una miscela di competenze e lungimiranza, una sorta di garanzia per un futuro che deve portarlo stabilmente tra le grandi del nostro calcio.
Ma non sarà facile, anche perché la concorrenza appare agguerrita.
Il dominio apparentemente indiscutibile dello Young Boys, il potenziale inespresso del Basilea, la costante crescita del Servette, la storia in casa Zurigo, la solidità del San Gallo e le intriganti sinergie del Losanna, per non parlare della voglia di rivincita del nuovo Grasshoppers targato Los Angeles: tanti avversari che non staranno a guardare e che proveranno a mettere il bastone tra le ruote ai bianconeri.
A Lugano però c’è fiducia in quello che si sta facendo. A piccoli passi, con tanta pazienza, sapendo che il percorso è ancora lungo e lastricato di tante difficoltà.
Ma siamo soltanto all’inizio di un grande sogno, per il quale vale la pena lottare e aspettare.
Nella speranza che anche questo 2024 ci sappia regalare quelle emozioni che in queste ultime stagioni non sono mai mancate.

(Foto Keystone/Golay)