Il Bellinzona ha disputato
sabato l’ultima gara di preparazione. A Biasca Benavente-Rosas hanno schierato
praticamente tutti i giocatori a loro disposizione, compresi quelli che erano
(e probabilmente lo sono ancora) annunciati in partenza (notato il grande
prodigarsi di Pugliese, al contrario di Miranda). Per quanto riguarda i
rinforzi andati in porto negli ultimi giorni le cose migliori si sono viste da Sörensen
in mezzo alla difesa e da Bengunché in attacco (l’honduriano ha segnato una
delle cinque reti e fornito un assist). Sempre presente nella manovra offensiva
Pollero, in gran spolvero a suon di gol. Il Cadenazzo, allenato da un ex di
lusso, Christian Ianu, si è mosso in modo veramente sorprendente. Tenuto conto
dell’abisso di categorie (gioca in Seconda regionale) e della tenuta in campo (ha
iniziato ad allenarsi tre giorni fa) ha giocato alla pari per mezzora mancando
di un niente due reti.
Approfittando dei cambi
effettuati da Benavente nella ripresa abbiamo avvicinato Mihajlovic che ha
giocato soltanto i primi 45 minuti.
Come già sottolineato da Tosetti,
durante la sosta non si è certamente tirato a campare (come era successo
l’inverno scorso). Gli incarichi di lavoro sono stati intensi. Un punto da
sciogliere rimane quello di non essersi confrontati con nemmeno una squadra di
ChL o SL. Cosa che invece hanno fatto altre compagini (vedi in particolare
Sion, Thun, Wil, Aarau) affrontando tra le altre YB, GC, Zurigo, Losanna… È
vero che era stato fissato un incontro con lo Stade Losanna, però non lo si è
potuto confermare per decisione degli stessi vodesi.
Con Dragan è quindi logico
che si torni ad analizzare il mini-campo di allenamento di Veronello (partenza
dalla Turrita lunedì, rientro venerdì):
“È stato senz’altro un buon modo di prepararci, siamo riusciti a stare insieme, c’era voglia di ritrovarsi in gruppo. Abbiamo fatto anche un’amichevole, non di grande livello però ne è venuta fuori da parte nostra una buona prestazione (5 gol senza subirne, ndr). Quella col Paradiso (0-0) è comunque stata la migliore”.
“È stato senz’altro un buon modo di prepararci, siamo riusciti a stare insieme, c’era voglia di ritrovarsi in gruppo. Abbiamo fatto anche un’amichevole, non di grande livello però ne è venuta fuori da parte nostra una buona prestazione (5 gol senza subirne, ndr). Quella col Paradiso (0-0) è comunque stata la migliore”.
L’amichevole di oggi
(sabato) con il Cadenazzo come la dobbiamo considerare?
“Beh, una ‘sgambata’ – ci fa notare un infreddolito Dragan – però venerdì abbiamo fatto un allenamento tosto, le gambe sono abbastanza piene… Vediamo di recuperare con un giorno di riposo in vista di poi prepararci (da lunedì) al top per il campionato che va a iniziare (in casa contro il Thun, poi a Baden: obiettivo minimo 4 punti, ndr).
“Beh, una ‘sgambata’ – ci fa notare un infreddolito Dragan – però venerdì abbiamo fatto un allenamento tosto, le gambe sono abbastanza piene… Vediamo di recuperare con un giorno di riposo in vista di poi prepararci (da lunedì) al top per il campionato che va a iniziare (in casa contro il Thun, poi a Baden: obiettivo minimo 4 punti, ndr).
Anche Dragan ritiene che per
quanto riguarda gli sparring-partner si sarebbero potuti fare dei “test più
importanti, più difficili; mi vengono in mente le squadre con cui avevamo
giocato in passato, il Brescia, l’Hellas Verona, lo stesso Thun… Il nostro sarà
in ogni caso un girone di ritorno molto stimolante”.
Qualche ‘inghippo’ ci sarà stato ma non
facciamone un ‘caso’. Il Thun da ultimo ha incontrato il Vevey (4-0) e il Bienne (5-3), squadre di
Prima Lega. Al Comunale sabato possiamo prevedere una ‘battaglia’, perché no,
magari a suon di gol. I granata dovranno essere bravi ad attaccare difendendosi…
(Foto Keystone/Flauraud)