È finita con un pareggio senza reti, al termine di una partita che non ha regalato grossissime occasioni da rete.
Un punto che in fondo va bene a tutti, anche al Thun, nonostante la vittoria del Sion che ora è capolista da solo.
Lustrinelli temeva il Bellinzona di Benavente (nella foto Keystone/Golay) in questo esordio di 2024 e il suo Thun ha giocato, almeno nel primo tempo, con il freno a mano tirato.
Solo un paio di occasioni da rete, ma sempre su errori granata: il primo, con un’uscita intempestiva di Iacobucci, la seconda con una sanguinosa palla persa da Chàcon (e parata del portierone granata). Per i padroni di casa soltanto un colpo di testa di Pollero alto.
Nella ripresa il Thun ha aumentato il ritmo, obbligando il Bellinzona a restare confinato spesso nella propria metà campo. Poche, comunque, le occasioni da gol degli ospiti, sembrati oggi poco convinti in zona gol.
Merito sicuramente anche della difesa granata, con un Mihajlovic in gran spolvero e capace, con un paio di chiusure provvidenziali, di disinnescare un paio di potenziali pericoli.
Per il resto, da sottolineare soltanto la vitalità di un ritrovato Samba, mentre davanti né Pollero (unico a concludere in porta con due colpi di testa) né tantomeno il neo acquisto Benguché, probabilmente un po’ indietro di preparazione, hanno mai dato la sensazione di poter mettere in ambasce la difesa ospite.
Per i granata un punto che muove la classifica, mentre il sogno di lottare per la promozione, a questo punto, sembra davvero una chimera. Ma in fondo, chi ci credeva?