HOCKEY
Il momento della verità
Contro Ajoie e Langnau, l'Ambrì può sigillare la sua presenza al postseason
Pubblicato il 29.01.2024 09:23
di Marco Maffioletti
Non sarà la settimana della verità, visto che all’Ambrì mancano ancora undici partite alla conclusione della regular season, ma potrebbe essere comunque una sorte di spartiacque. Con due punti di vantaggio e due partite in meno rispetto al Langnau, i leventinesi hanno la ghiotta occasione di prendere il largo, forse definitivamente e centrare il postseason. Martedì alla Gottardo Arena arriva il fanalino di coda Ajoie e venerdì è prevista, sempre davanti al pubblico amico, la sfida diretta contro i bernesi. L’obiettivo per Grassi e cricca deve essere uno solo: fare bottino pieno. Le premesse ci sono tutte, la squadra ha dimostrato nel derby e a Zugo di essere tonica e in crescita. Ma attenzione, perché le due partite sono le classiche trappole dove in definitiva si ha quasi solo da perdere, guai sottovalutare gli impegni e guai a pensare che saranno delle semplici formalità. Il rischio di scottarsi esiste eccome. I biancoblù dovranno scendere in pista con lo stesso piglio mostrato nelle ultime uscite. La squadra ha dimostrato di aver superato bene la notizia della partenza di Formenton. La notizia positiva è inoltre che l’infermeria si sta praticamente svuotando. I recuperi di Kostner e Isacco Dotti permettono a Luca Cereda di avere maggiori opzioni. Il difensore spesso viene criticato e a volte va in difficoltà, ma i suoi chili e i suoi centimetri possono sempre essere utili specialmente ora che il gioco si fa sempre più duro. Alla Bossard Arena il destino è stato beffardo, con quel pareggio incassato a 1’ dalla fine. L’Ambrì avrebbe meritato la posta piena e invece si è dovuto accontentare di un punto. Trascinato da uno Spacek in formato di lusso, il complesso sopracenerino è riuscito a imbrigliare il quotato avversario e ha creato parecchio pure davanti. Peccato sia mancato un po’ il killer-instinct. Ciò non ha permesso ad esempio di uccidere la partita quando si era in vantaggio per 2 a 1. I passaggi illuminanti di Spacek, sono spesso stati vani. Insomma manca un po’ un vero rifinitore, ma d’altronde non è una sorpresa e lo si sapeva. L’Ambrì crea, ma fatica a concretizzare. Nelle ultime 9 partite solamente contro il Kloten è riuscito a segnare più di due reti. In particolar modo a ranghi completi risulta difficoltoso bucare il portiere avversario. Questo è il dato che deve maggiormente preoccupare. Sarà indispensabile creare ancora più traffico nello slot e andare a cercare quei gol sporchi. Un’altra soluzione al problema potrebbe essere quella di tornare a dare maggior spazio a De Luca. Confinato al derby nel quarto blocco e solamente tredicesimo attaccante contro lo Zugo, quando è sul ghiaccio l’italiano dà sempre l’impressione di essere una mina vagante con il suo estro e la sua personalità. A dare una mano concreta ci dovrà essere anche Laurent Dauphin. “Flipper”, schierato all’ala, appare in crescita e si è dannato l’anima. Per il finale di stagione ci si attende un apporto simile a quello dell’inizio, poco importa se al centro o all’ala Da segnalare infine l’ennesimo weekend tribolato di Nando Eggenberger: in tribuna contro il Lugano, l’ex speranza dell’hockey elvetico non ha giustificato la fiducia del suo coach in quel di Zugo. Cereda su tutto l’arco del campionato gli ha dato parecchie opportunità in più ruoli: difensivi, offensivi e nelle situazioni speciali. Invece di progredire, il grigionese sembra regredire. E questo per l’Ambrì è un problema. 
(Foto Keystone/Flueeler)