HOCKEY
L'ingenuità di Koskinen, la maturità del Giana
Il finlandese perde facilmente i nervi e Fatton ha reagito benissimo
Pubblicato il 29.01.2024 21:00
di Marco Maffioletti
L’episodio più discusso del weekend concluso è la penalità disciplinare incassata da Mikko Koskinen. Il portiere del Lugano con il pattino ha spaccato di proposito il bastone di Dominic Zwerger. Un’ingenuità sicuramente evitabile, specialmente pensando all’esperienza e al pedigree che ha alle spalle il finlandese. Forse non conosceva il regolamento, anche suoi altri colleghi ci hanno confidato d’altronde di non esserne a conoscenza. Un grande plauso va al tecnico Luca Gianinazzi. Quest’ultimo nel dopopartita non ha cercato scuse, niente vittimismo, ha subito puntualizzato che la decisione arbitrale fosse giusta. E lo ha fatto soprattutto dopo una sconfitta, dimostrando grande lucidità e maturità. Koskinen nella pausa del secondo tempo si è scusato con la sua riserva Fatton per averlo messo in una situazione non certo comoda. Il portiere neocastellano è stato bravissimo in un contesto arduo. Entrare in un derby tiratissimo, con oltre 6'000 spettatori contro, quando alle spalle hai pochissimi minuti nelle gambe avrebbe potuto spaventare chiunque. La speranza adesso è che Koskinen faccia tesoro della lezione. Il 35enne è molto aggressivo nel suo slot, questo ci sta tutto, ma è importante che questa sua peculiarità non superi il limite e sfoggi in sanzioni. Anche altre sue reazioni, come ad esempio a Friborgo quando se l’è presa con gli inservienti perché la sua porta continuava a spostarsi, non sono propriamente utili. Sarebbe meglio preservare i nervi e rimanere calmi, soprattutto ora che non c’è Niklas Schlegel. A tal proposito continua la ricerca di Hnat Domenichelli, ma trovare in questo momento un portiere elvetico disponibile è un po’ come tentare di scendere dal Lauberhorn senza mai aver messo ai piedi degli sci: è difficilissimo insomma. Ci sono diversi candidati che verrebbero anche a piedi, ma le loro squadre non li liberano. Persino il Rapperswil non vuole privarsi di Robin Mayer, nonostante abbia altri due portieri davanti a lui e non sia una concorrente diretta. I sangallesi, come ha raccontato Domenichelli al collega del CdT Flavio Viglezio, avrebbero voluto in cambio Fatton. Scambio che evidentemente non ha senso per il Lugano. I bianconeri stando a nostre informazioni hanno tentato pure la carta Dominic Nyffeler. Hnat Domenichelli qualche giorno fa si è recato al Kleinholz a guardare la partita tra i “powermäuse” e il Winterthur, ma l’Olten non vuole fare a meno del suo portiere titolare. E ora? Un altro papabile potrebbe essere Juho Markkanen, il figlio di Jussi (ex portiere dello Zugo), attualmente impegnato in Finlandia fu già a Lugano per un periodo nella stagione 2021-22. Dotato di licenza elvetica, l’anno scorso il 21enne ha giocato nelle fila degli Eisbären Berlin, mentre nel campionato corrente è tornato in Finlandia dove ha però pochissimo spazio. Il tempo stringe, il mercato per gli elementi svizzeri chiude al 31 gennaio: per Hnat è una corsa contro il tempo.
(Foto Keystone/Golay)