Bisognava vincere ed è stato fatto. Con estrema facilità, quasi sorprendente.
Già, perché adesso tutti a dire che battere l'Ajoie è una cosa scontata. Ma non è così. Soprattutto farlo come l'ha fatto la squadra di Cereda martedì sera. Sfruttando le occasioni al momento giusto e dimostrando grande maturità. Anche perché qualche esperto aveva fatto giustamente notare alla vigilia della partita, che vincere questo tipo di sfide non è sempre una formalità. Anzi, il trappolone era dietro l'angolo e lo abbiamo schivato.
Guardando la classifica, sono molti i pensieri che si possono fare. Il primo, che la sfida di domani sera contro il Langnau potrebbe, una volta per tutte, chiudere il discorso qualificazione ai Play-in. Insomma, con altri tre punti saremmo quasi sicuri del decimo posto.
Poi, volendo essere un po' più ambiziosi, si potrebbe guardare un po' più su, dove il sesto posto occupato dal Lugano dista nove punti, e con le due partite che dobbiamo recuperare, tutto diventerebbe teoricamente possibile.
Ma come ama dire Cereda, meglio stare con i piedi per terra e pensare al presente, anche se sembra evidente che la squadra è in chiara ripresa dopo un tribolato inizio di 2024.
E forse quest'anno potremo passare un Rabadan più tranquillo del solito, pensando soltanto a festeggiare e non alle peripezie che spesso l'Ambrì ci regalava in questo periodo della stagione. E non è poco.

(Foto Keystone/Crinari)