CALCIO
Un ritorno di slancio
Matteo Tosetti spiega perché la promozione non è un sogno a metà
Pubblicato il 02.02.2024 08:39
di Enrico Lafranchi
Domenica si va in scena all’Esp per affrontare un Baden in evidente crisi di risultati: i 3 punti sono d’obbligo. Gli argoviesi si giocano la salvezza, buon per loro che lo Sciaffusa è sempre ‘fanalino’ di coda e il Vaduz, sconfitto dall’Aarau, è rimasto a mani vuote (zero punti nelle ultime tre gare).
La squadra ha assimilato alla perfezione la mentalità di Benavente e Rosas. Mancano però sempre i gol. In ben 8 partite l’attacco è rimasto in bianco, in 7 è andato a segno una sola volta, in altre due partite 2 reti. Completano il magro bilancio (17 ‘sigilli’ in 19 gare) le due ‘triplette’ contro Baden e Stade Nyonnais.
Chiaro che ai granata per mantenere aperto il discorso promozione occorre un bel filotto di vittorie. L’organico non è più limitato (e dovrebbero arrivare altri due elementi, un centrocampista e un esterno d'attacco), è dunque ora di dimostrarlo: vincendo le partite (con il Thun sono andati persi 2 punti). Ma probabilmente non basterà, bisogna in effetti sperare che le squadre di testa vadano incontro a qualche ‘disavventura’. Come è successo ai bernesi che all’andata si erano prese quattro sberle dallo Xamax. Può quindi succedere ancora di tutto!
C’è però la necessità, diremmo l’urgenza, di non più sbagliare niente. Ne parliamo con Matteo Tosetti.
È importante battere il Baden:
“Chiaro che una vittoria ci proietta in una posizione di classifica favorevole anche perché il Baden lo dobbiamo tenere a distanza. Se non vai in campo con l’atteggiamento giusto è una squadra che ci può mettere in difficoltà. Questi due test iniziali (il capitano allude a Thun e, appunto, Baden) sono fondamentali per capire che girone di ritorno vogliamo disputare. Abbiamo pareggiato con il Thun, adesso bisogna andare là a vincere per dimostrare che vogliamo fare una stagione tranquilla e costruire qualcosa di buono (in ottica futura, ndr)”.
Torniamo sullo 0-0 di sabato: un punto guadagnato o due persi?
“Direi che è un punto giusto e meritato, per entrambe le squadre. Non ci sono state grosse occasioni, la partita è stata molto equilibrata. Va bene così, abbiamo fatto un punto contro un avversario che ci aveva messo in grande difficoltà nelle due partite precedenti (6 gol incassati, ndr). Il Thun è l’unica squadra che ci ha dominato sotto vari aspetti, riuscire a limitarla e a crearci qualcosa in più è stato un passo avanti”.
Qualcuno ha detto che siete stati dominati:
“Boh, loro hanno iniziato magari con un po’ più di possesso palla ma noi abbiamo trovato subito le contromisure. Prima della fine del primo tempo ci siamo resi pericolosi praticando anche un buon calcio. Il secondo tempo è stato per contro bruttino, determinato dal fatto che il Thun, squadra che di solito gioca molto, ha optato per lanci lunghi e sistematici. Tutte ‘palle sporche’, uscire ‘palla a terra’ non è mai facile perché hai pressione e le distanze sono enormi. Magari si è trattato di una scelta tattica di Lustrinelli per metterci in difficoltà e cercare di non farci giocare…”.
Un buon calcio, vi è mancato solo il gol…
“…Abbiamo avuto due occasioni, magari c’era un rigore su trattenuta… (e già, signor Huwiler – ndr). Dobbiamo migliorare, diventare più cinici: in una partita così tirata, se la butti dentro porti sicuramente a casa i 3 punti”.
Ne abbiamo già parlato… Tu stesso hai detto che con lo staff spagnolo siete passati dal giorno alla notte… Sono le 13.30 e siete ancora sul campo invece di essere a tavola… Prima le sedute duravano 50 minuti:
“Esatto, sono cose già ripetute più volte. Sosteniamo questo ritmo tutta la stagione e anche nel weekend (in partita, ndr) teniamo per 95 minuti. Anche questo era un problema, subivamo moltissimi gol nelle ultime fasi di gioco. Adesso non succede più, anzi abbiamo la forza di crearci ancora delle occasioni. Ben venga la via che abbiamo intrapreso, dobbiamo continuare a percorrerla”.
(Foto Putzu)