Automobilismo
Hamilton sale sul Cavallino rampante
Solo vivendo si scoprirà se sarà una scelta vincente o un azzardo
Pubblicato il 03.02.2024 08:05
di Silvano Pulga
Strana bestia, la Formula 1. Nel pieno dei test invernali, propedeutici alla stagione 2024, i titoli dei giornali sull'argomento sono tutti dedicati al 2025. L'arrivo di Lewis Hamilton alla Ferrari, ufficializzato in settimana, è infatti esploso come una bomba, polarizzando tutte le discussioni, sulla stampa e, soprattutto, sui social. Non ci potevamo quindi sottrarre a un giudizio sulla vicenda, che va vista sotto diverse sfaccettature. Molti, va detto, storcono il naso. Lewis non è di sicuro un esordiente (classe 1985, spegnerà a Maranello quaranta candeline), e questo crea degli interrogativi sulla bontà della scelta di Frédéric Vasseur. I contatti risalgono allo scorso anno, figli della frequentazione tra i due, ma erano stati poi smentiti, anche per motivi di opportunità. Ora, dopo la riconferma (praticamente a tempo indeterminato) di Charles Leclerc è arrivata questa notizia, che potrebbe essere in qualche modo in controtendenza rispetto alla narrazione di soli pochi giorni prima, che era quella della piena fiducia al monegasco. Ci sono delle incognite, senza dubbio. Charles ha dimostrato, in alcune occasioni, di soffrire le presenze vicine ingombranti. L'esuberanza di Carlitos Sainz, come abbiamo constatato, gli ha fatto alzare talvolta il sopracciglio, insinuandogli anche l'idea di essere stato messo in secondo piano nelle gerarchie interne rispetto allo spagnolo figlio d'arte. Sono in molti, quindi, a pensare che affiancargli Lewis Hamilton, uno che ha dimostrato ancora lo scorso anno di voler sempre stare davanti, possa disturbarlo più che aiutarlo. Anche sui tempi c'è perplessità (l'annuncio è stato detto quando mancano poche settimane al via della stagione precedente al passaggio): ma qua, c'è anche da dire che si tratta di questioni legate ai complicatissimi contratti dei piloti della Formula regina. Quindi? Scelta vincente o azzardo? Difficile pronosticarlo, non abbiamo la sfera di cristallo. Però, ci sbilanciamo lo stesso, pur sapendo che la rete non dimentica. E diciamo che, nel breve/medio periodo, si tratta di un'opzione che potrebbe dare un'impronta vincente al Cavallino, nei prossimi anni, come si augurano le legioni di tifosi della Rossa sparse ovunque nel mondo. Prima obiezione: l'età. Fermo restando che, nell'automobilismo come in altri sport, l'anagrafe ha cambiato i propri parametri, ci permettiamo di ricordare cosa ha fatto lo scorso anno Fernando Alonso (classe 1981). Cosa porta con sé Hamilton, oltre alla classe indiscussa? L'esperienza nello sviluppo delle monoposto. Lewis ha avuto, in Mercedes, un maestro come Niki Lauda, vale a dire il migliore della sua generazione sotto questo punto di vista. Hamilton potrebbe fare lo stesso con Charles Leclerc, il tutto alla vigilia delle nuove regole del 2026 le quali, come sappiamo, rivoluzioneranno la Formula 1. Non è detto, tra l'altro, che il britannico non riesca a portare con lui anche qualche tecnico fidato, migliorando un muretto in alcune occasioni deficitario, come abbiamo avuto modo di constatare diverse volte. A livello di motivazioni, quelle dell'inglese pensiamo non possano essere messe in discussione, anche se è credibile che questo sia il suo ultimo volante. Infine, non correrà gratis, ma neppure a cifre esageratamente più elevate di quelle che avrebbe percepito ovunque. In definitiva, i benefici superano i dubbi. Anche se, come diceva un celebre cantautore della vicina Penisola, ma molto amato anche alle nostre latitudini, lo scopriremo solo vivendo. E per il 2024? Una cosa alla volta...
(Foto Keystone)