Ciclismo
Il chilometro più duro del ciclismo
È un breve tratto di una salita tremenda, impegnativa e si trova...
Pubblicato il 03.02.2024 08:59
di Red.
Arabia Saudita significa anche ciclismo. Si sta disputando l'AlUla Tour, una competizione di cinque tappe che sta per concludersi. Gli uomini in bicicletta stanno pedalando attraverso paesaggi molto particolari: tra splendidi canyon e deserti, in un territorio riconosciuto dall'Unesco come Patrimonio dell'Umanità. Gareggiano sfidando il vento e la sabbia, dove il giorno è caldo e la notte è fredda. Si dirà: ci sarà solo pianura. E la supposizione è confermata. Ma l'ultima tappa è destinata a stupire. Altro che Mortirolo, Angliru, Bola del Mundo, Muro di Sormano, salite mitiche, con rampe impossibili e pendenze micidiali. La realtà racconta una storia diversa. Il muro più duro al mondo si trova in pieno deserto. “Abbiamo visto pendenze del 22%”, spiegano i corridori, dopo aver concluso la ricognizione dell'ultima tappa. Mostrando sorrisi nervosi e preoccupati, la pendenza dell'erta appare tremenda e durissima. Gli addetti ai lavori hanno aperto il dibattito: è il chilometro più duro nel ciclismo professionistico? La salita è quella che porta al traguardo dello Skyviews of Harrat Uwayrid, lunga 2,5 km con una pendenza media del 12,8%. Per un breve tratto la massima pendenza raggiunge appunto il 22%, gli atleti dovranno superare un dislivello di 400 metri. Racconta Davide Formolo (della Movistar, nella foto Keystone): “È brutale. Sono più di 10 minuti di salita ma ti salta il cuore in gola”. Il giudizio dei ciclisti sul muro è unanime: “È qualcosa di tremendo”. Aggiunge Jonathan Lastra (della Cofidis): “A casa mi alleno su muri così, ma quando l'ho visto dal vivo sono rimasto impressionato”. E chi pensava che salite iconiche come lo Zoncolan, l'Arrate, o il Grand Colombier si trovassero solo in Europa, deve ricredersi: il chilometro più duro al mondo da scalare si trova tra le dune.