CALCIO
Gianforte, il VAR e un pari folle che fa discutere
Lugano e YB regalano una grande partita: la direzione arbitrale ancora sotto accusa
Pubblicato il 10.02.2024 21:48
di L.S.
Una partita folle, difficile da riassumere. È successo di tutto e alla fine, è giusto che sia finita in parità (3-3).
Sempre indietro nel punteggio, il Lugano non ha mai mollato, sino al meritato pareggio realizzato su rigore da Celar.
I primi venti minuti da incubo, il vantaggio meritato dell’YB che avrebbe anche potuto chiudere prima la partita e poi la riscossa.
Il Lugano è riemerso, ha lottato e prima nella pausa ha pareggiato con Bislimi.
La partita è cambiata quando Croci-Torti ha spostato Mahou a sinistra (Bislimi dirottato a destra) e da quella zona il Lugano ha creato le migliori occasioni, grazie alle continue sovrapposizioni di un ritrovato Valenzuela.
Nella ripresa l’allenatore dell’YB Wicky azzecca la mossa Mvuka (gol e assist): il norvegese inserito nella ripresa, fa ammattire Hajrizi, che nella posizione di terzino destro ha faticato un po’.
Da vero gladiatore, il kosovaro ha trovato il pareggio con un gran bel colpo di testa su corner di Grgic.
Ugrinic sembra aver chiuso la partita, ma Celar trova il gol del pareggio su bell’assist di Espinoza. Davvero? No, perché Gianforte viene richiamato dal VAR che vede un fallo di Belhadj ad inizio azione, addirittura al limite dell’area di rigore del Lugano. Gol annullato e punizione per i gialloneri. Croci-Torti esplode, ne dice di tutti i colori e fortunatamente viene solo ammonito.
Sembra la grande beffa, ma il destino ha scritto un altro finale e il gomito di Itten in barriera, regala al Lugano l’occasione di pareggiare su rigore.
Celar, glaciale, non sbaglia.
Alla fine, tra le critiche delle due squadre all’arbitro, finisce in pareggio.
Con Gianforte, che stasera si è dimostrato… debole, soprattutto nella distribuzione dei cartellini. 18 falli dell’YB contro gli otto del Lugano, ma alla fine i cartellini gialli sono due contro uno. Ovviamente a sfavore del Lugano. Con un’ammonizione a Espinoza per simulazione vicino alla bandierina del corner che a dir poco fa sorridere. O forse no.
Così come fa sorridere, anzi, arrabbiare (ma ormai era quasi finita), il secondo giallo che Gianforte non sventola in faccia a Camara, che di falli ne ha fatti tantissimi.
Di questa partita si parlerà ancora a lungo, soprattutto del gol annullato a Celar: perché se è vero che il VAR ha il diritto di richiamare l’arbitro (e ci mancherebbe altro!), la sensazione è che Gianforte fosse posizionato benissimo e abbia giudicato non falloso il contrasto.
Il VAR però è intervenuto lo stesso. Ha fatto bene o ha sbagliato? Il dibattito è aperto. Il problema però è ancora una volta l’uniformità e soprattutto quel VAR che ormai decide le sorti delle partite. Passando sopra anche alle decisioni prese sul campo dagli arbitri.
Forse si sta andando davvero verso una nuova éra.
(Zan Celar, nella foto Keystone/Golay)