FC LUGANO: LA PAROLA A GIANNI LOVATO, RESPONSABILE DELL'AREA TECNICA
"L'Europa è ancora il nostro obiettivo".
Gianni Lovato lancia lo sprint finale dopo l'eliminazione dalla Coppa
Pubblicato il 15.04.2021 16:06
di L.S.
Fuori dalla Coppa svizzera e con la mente rivolta alle ultime otto giornate di campionato.
Il Lugano si trova nella situazione di doversi rialzare al più presto, dopo essersi leccato le ferite di una partita, quella col Lucerna, che non meritava assolutamente di perdere.
Gianni Lovato, responsabile dell'area tecnica bianconera, torna sulla sfida di ieri sera.
"Abbiamo disputato una buona partita, da squadra consapevole: è andata male ma ci rimane la certezza di aver fatto tutto ciò che potevamo. Anche nel secondo tempo supplementare, con il vento contrario, la squadra ha continuato ad attaccare, dimostrando una grande voglia di fare risultato. Certo, alla fine siamo usciti e adesso ci resta l'amarezza perchè la Coppa era un obiettivo".
Solo sfortuna o c'è dell'altro?
"Su una partita secca la sfortuna può incidere e ieri sera è andato tutto storto. Su una stagione intera forse il ruolo della fortuna è meno evidente. Noi col Losanna abbiamo beneficiato di eventi fortunati, con il Lucerna tutto il contrario".
Non si può non pensare al rigore fallito da Maric al 122.esimo.
"Spiace che l'abbia sbagliato proprio lui, l'uomo di riferimento di questa squadra, un esempio positivo per tutti. Lui ci ha fatto vincere tante partite e soltanto chi si assume la responsabilità di tirare un rigore  può sbagliarlo".
L'Europa però è ancora a portata di mano, vero?
"A questo punto dev'essere il nostro obiettivo. Questa squadra ha dimostrato di poterci puntare, farei un torto ai ragazzi se dicessi il contrario. Se saremo capaci di mantenere questa media punti avremo delle buone chances".
Intanto si pensa già alla prossima stagione.
"Ovviamente ci stiamo già lavorando ma molto dipenderà anche da come finiremo questo campionato, se saremo in Europa oppure no. Come ha detto giustamente il presidente, l'Europa ci può cambiare la vita".
C'è sempre il contratto di mister Jacobacci da sistemare.
"Il presidente ha ribadito che questi mesi sono fondamentali sul piano societario. A prescindere dalla sua voglia di vendere, sarà importante capire come evolte la situazione pandemica. Un'altra annata come questa non è ovviamente sostenibile".
Ma il contratto...
"Jacobacci è stimato, è una persona perbene e mi è piaciuto come ha saputo proporre variazioni sul tema. Adesso siamo meno prevedibili, ha messo in atto il famoso piano B. Forse a un certo punto eravamo diventati un po' troppo leggibili".
A proposito di futuro: sarà un Lugano molto più giovane?
"Bisognerà sicuramente inserire qualche elemento giovane in rosa ma non credo ci saranno delle vere e proprie rivoluzioni. Dovremo essere bravi a far crescere in casa i talenti e fare mercato in uscita. Credo sia l'unica ricetta in questo momento".
Tra una settimana contro il San Gallo ci potranno essere 100 spettatori: pochini no?
"Vedo questa decisione come una piccola ripartenza, un piccolo passo avanti. Sperando che in futuro ne vedremo degli altri".
Intanto in Italia hanno deciso che per gli Europei lo stadio di Roma potrà ospitare 17.500 persone.
"Buona notizia senza dubbio, ma per non correre rischi dovranno assolutamente accelerare sul piano vaccinale".