A fine, partita, i numerosi tifosi del Rennes presenti a San Siro cantavano, nonostante i tre gol incassati: la soddisfazione per aver avuto accesso alla Scala del calcio, per la prima volta nella storia del club, lì aveva già ampiamente ripagati del viaggio, evidentemente. La consapevolezza di essere oggi la settima forza della Ligue 1, del resto, non dava loro molte speranze di fare risultato a Milano. Padroni di casa invece sicuramente bravi a sfruttare le occasioni create, in gol al primo tiro nello specchio della porta, e chiudendo la sfida nei primi minuti della ripresa: ed era importante, in questa occasione, non complicarsi troppo la vita.
In realtà, i transalpini non avevano fatto male, nella prima mezz'ora di partita, riuscendo tutto sommato a contenere i rossoneri, apparsi un po' macchinosi nella manovra, pur avendo avuto una buona occasione con Leão. Forse, come ci ha spiegato il loto tecnico in conferenza stampa, hanno sofferto un po' l'ambiente e il fatto di giocare contro una squadra con tanti elementi più forti tecnicamente, pur avendo tenuto, come scrivevamo sopra, abbastanza bene il campo nella prima frazione, concedendo poco agli avversari. Sicuramente, ha poi aggiunto, la qualificazione appare, ovviamente, compromessa.
Stefano Pioli non ha espresso un grande entusiasmo, parlando dopo l'allenatore avversario e nonostante la bella prestazione dei suoi i quali, anche se non per tutti i 90', hanno regalato sprazzi di buon calcio. Ha richiamato tutti a mantenere una concentrazione elevata, in vista del ritorno, anche se si è ovviamente detto soddisfatto delle prestazioni dei singoli. La sensazione, però, è che voglia maggiore continuità da parte dei suoi giocatori più importanti, come Leão, al quale ha chiesto di giocare di più nei sedici metri avversari. Infine, ha rivelato che alcune statistiche assegnano al Milan solo il 5% di possibilità di arrivare in fondo a questa competizione: chissà, ha chiosato, che non serva da stimolo per il gruppo.
In definitiva, un buon test per i rossoneri milanesi, anche se, per avere un'idea di dove possano arrivare i ragazzi di Pioli, in questa competizione, bisognerà aspettare partite più complicate, con avversari all'altezza. In ogni caso, una buona anteprima di primavera: vedremo, tra non molto, se assisteremo o meno a una fioritura del giardino.
In realtà, i transalpini non avevano fatto male, nella prima mezz'ora di partita, riuscendo tutto sommato a contenere i rossoneri, apparsi un po' macchinosi nella manovra, pur avendo avuto una buona occasione con Leão. Forse, come ci ha spiegato il loto tecnico in conferenza stampa, hanno sofferto un po' l'ambiente e il fatto di giocare contro una squadra con tanti elementi più forti tecnicamente, pur avendo tenuto, come scrivevamo sopra, abbastanza bene il campo nella prima frazione, concedendo poco agli avversari. Sicuramente, ha poi aggiunto, la qualificazione appare, ovviamente, compromessa.
Stefano Pioli non ha espresso un grande entusiasmo, parlando dopo l'allenatore avversario e nonostante la bella prestazione dei suoi i quali, anche se non per tutti i 90', hanno regalato sprazzi di buon calcio. Ha richiamato tutti a mantenere una concentrazione elevata, in vista del ritorno, anche se si è ovviamente detto soddisfatto delle prestazioni dei singoli. La sensazione, però, è che voglia maggiore continuità da parte dei suoi giocatori più importanti, come Leão, al quale ha chiesto di giocare di più nei sedici metri avversari. Infine, ha rivelato che alcune statistiche assegnano al Milan solo il 5% di possibilità di arrivare in fondo a questa competizione: chissà, ha chiosato, che non serva da stimolo per il gruppo.
In definitiva, un buon test per i rossoneri milanesi, anche se, per avere un'idea di dove possano arrivare i ragazzi di Pioli, in questa competizione, bisognerà aspettare partite più complicate, con avversari all'altezza. In ogni caso, una buona anteprima di primavera: vedremo, tra non molto, se assisteremo o meno a una fioritura del giardino.
(Foto Keystone/Calanni)