TENNIS
Nadal e la rivolta del femminismo
Il tennista ha rilasciato dichiarazioni che stanno facendo molto discutere
Pubblicato il 17.02.2024 06:25
di Red.
Da qualche giorno Rafael Nadal è nell'occhio del ciclone: le polemiche generate dalle sue dichiarazioni nell'intervista a "El Objetivo" della famosa giornalista Ana Pastor, continuano far discutere in Spagna e non solo. Il tennista spagnolo ha toccato un tema piuttosto spinoso, soprattutto di questi tempi, parlando di femminismo e uguaglianza nello sport, e la sua risposta non è piaciuta a tutti. Com'è normale che fosse.
"Ti senti un po' a disagio quando parli di femminismo", ha insinuato la giornalista a Nadal, che ha risposto: "Per niente, non sono ipocrita a dire cose che sono facili da dire ma che non penso. Ciò che è ingiusto è che non ci siano pari opportunità. Se lei mi dice che essere femminista significa dire che un uomo e una donna meritano esattamente le stesse opportunità, allora sì, posso dire di essere femminista. Se parliamo di cose normali e ragionevoli, allora ovviamente voglio l'uguaglianza", ha detto prima di una riflessione finale. "L'uguaglianza per me non sta nel regalare, l'uguaglianza sta nel fatto che se Serena Williams genera più di me, voglio che Serena guadagni più di me", ha concluso.
Nadal, nel suo ragionamento, fa così una chiara distinzione tra le pari opportunità e la non discriminazione sulla base del sesso, ma piuttosto sulla base della produttività. Chi più produce o genera profitti, è giusto che guadagni di più. Indipendentemente che siano uomini o donne.
Quando gli si fa notare l'enorme differenza di stipendio percepito dai tennisti uomini e donne, risponde così. "Non lo so", ha risposto, "né so perché le ragazze guadagnino più dei ragazzi nel campo della moda", ha precisato, ben sapendo che la risposta, come già da lui spiegato, stia nella ricchezza o nei profitti generati da ciascuno nelle rispettive attività.
Parole e pensieri che hanno scatenato i detrattori del tennista, che hanno parlato di lui come un uomo non ancora "decostruito": in poche parole un "maschilista".
Il dibattito è aperto. E furioso.
(Foto Keystone)