HOCKEY
Lugano, sei stato perfetto!
La squadra di Gianinazzi dà grande spettacolo e spazza via lo Zugo
Pubblicato il 19.02.2024 10:10
di Marco Maffioletti
Quando hai una sola cartuccia devi giocartela bene e tutto è ancora più difficile. Il Lugano, complice le solite stranezze del calendario e avendo disputato qualche partita in più, si è ritrovato nella scomoda posizione di poter giocare solamente una sfida e di dover osservare i diretti avversari più volte impegnati. Una sfida oltretutto in trasferta contro lo Zugo, una delle squadre più forti del campionato, non certo una delle più facili. Insomma, non certo l’ideale, ma i bianconeri sono riusciti a sfoderare un capolavoro. Già, la dozzina di scout delle NHL, arrivati alla Bossard Arena per osservare il giovane difensore dell’Evz Leon Muggli, forse avranno virato le loro attenzioni sul giovane tecnico sottocenerino Luca Gianinazzi. Ovviamente è una battuta, anche perché per un europeo arrivare ad allenare in NHL è impresa titanica, ma quanto dimostrato dal coach e dai suoi ragazzi ha veramente impressionato: una partita preparata a puntino, 60’ praticamente perfetti con una continua progressione, come nei migliori concerti. Con l’ostico avversario quasi incredulo a fungere da sparring-partner, quasi fosse un Turgovia o un Martigny (con tutto il rispetto) di turno. Al punto che diversi tifosi locali, decisamente stizziti dall’andazzo, se ne sono andati abbondantemente prima della fine della contesa. Una vittoria figlia del collettivo, con come al solito la prima linea formata da Thürkauf, Joly e Carr a tirare il... carro, ma ben supportata anche dal resto della squadra. Offensivamente pure il blocco di Fazzini e Arcobello ha dato un contributo tangibile mostrando ottime combinazioni. Per Gianinazzi non era semplice effettuare delle scelte visto i tanti stranieri a disposizione. Una volta in più LaLeggia è finito in tribuna (per la quinta volta consecutiva), Ruotsalainen è stato invece preferito a Kempe. Oggi inoltre arriverà pure il nuovo difensore, lo statunitense Tennyson. Insomma, Gianinazzi ha l’imbarazzo della scelta e ben si capisce come trovare ogni sera la miscela giusta non è per nulla scontato o evidente. La gara per raggiungere il top 6 è apertissima, con Lugano e Berna a pari punti e il Davos staccato di tre, ma con una partita in meno. Pure il Ginevra ha ancora qualche speranza di centrare la qualificazione diretta ai playoff. Una cosa è sicura: ripetendo prestazioni da sballo come quella sfoderata alla Bossard Arena, il Lugano il suo bel posticino tra le grandi elette lo troverà, nonostante l’agguerrita concorrenza.
(Foto Keystone/Flueler)