HOCKEY
A Ginevra si è scritta la storia
Le Aquile riportano in Svizzera la Champions Hockey League: delirio tra la tifoseria
Pubblicato il 21.02.2024 10:56
di Marco Maffioletti
E storia fu! Il Servette ha conquistato ieri sera la vittoria in Champions Hockey League al termine di una palpitante sfida contro gli svedesi dello Skellefteå. Un 3 a 2 ottenuto in sofferenza, ma meritatissimo, frutto soprattutto di un grande inizio seguito da una grande prova di resilienza. In un ambiente infuocato davanti al pubblico amico la squadra di Jan Cadieux ha giocato sino alla morte dimostrandosi prontissima per lo storico evento. Per una volta la sindrome svedese, che spesso colpisce le nostre squadre, è stata sconfitta. Contro un avversario fortissimo, Bertaggia e soci sono riusciti a imporsi grazie allo sforzo collettivo e a qualche giocata davvero di prestigio. Basta pensare alla qualità delle reti segnate, tutte molto belle e che hanno visto tra i protagonisti pure elementi non certo attesi. Come ad esempio Eliot Berthon: il francese, uno dei giocatori meno quotati, ha aperto le marcature emulando con un gesto degno del miglior Filppula. Decisivo, specialmente nel finale, pure il portiere Olkinuora che ha dimostrato di saper vincere questo tipo di finali secche. D’altronde con il suo ricco palmarès, che comprende due ori mondiali e uno olimpico, non è una sorpresa. Le Aquile, che avevano messo la Champions Hockey League tra i loro obiettivi, hanno dunque scritto la storia, ripetendo quanto fatto dallo Zurigo nel 2009. In quell’occasione il formato della competizione era però diverso. Il Ginevra ha avuto il merito di dare risalto anche in Svizzera a una competizione che specialmente alle nostre latitudini stenta a decollare. Vedere “Les Vernets” esaurita, piena di entusiasmo e il piazzale esterno colmo di gente senza biglietti a vedere il match sul grande schermo sono scene edificanti. Anche i media si sono catapultati sulla manifestazione dando risalto a questa finalissima. La speranza è che tutto ciò abbia un effetto duraturo e non sia solo un’istantanea. Solo il futuro ce lo dirà, intanto però complimenti al Ginevra per aver scritto una grande pagina di hockey elvetico.
(Foto Keystone/Zingaro)