CALCIO
La National League e il "posto fisso"
Il liceziamento di Matikainen, tecnico del Bienne, è soltanto il secondo in questa stagione
Pubblicato il 27.02.2024 09:09
di Marco Maffioletti
È ormai di qualche giorno fa la notizia del licenziamento di Petri Matikainen. Il Bienne, in piena crisi, ha dunque tirato il freno a mano. È solamente il secondo cambio di panchina dell’intera regular season. Un numero esiguo. Il primo coach a saltare era stato il canadese del Kloten Flemming nello scorso novembre. Non è una sorpresa che siano proprio Matikainen e Flemming coloro ad aver perso il lavoro. Entrambi erano subentrati a due allenatori che avevano fatto benissimo e che per ragioni di salute avevano dovuto gettare la spugna, ovvero Antti Törmänen e Jeff Tomlinson. Insomma il loro compito era difficile. Matikainen, uno con la fama del generale, l’esatto opposto di Törmänen, non è mai riuscito a entrare nelle grazie dei giocatori e in fin dei conti è durato così a lungo proprio perché il Bienne solitamente non ha la fama di licenziare gli allenatori. Questo campionato è stato dunque complessivamente molto tranquillo per gli allenatori. In definitiva quasi tutte le squadre hanno rispettato gli obiettivi e la tabella di marcia. A Porrentruy si è coscienti che la forza della squadra è ormai quella e dunque Wohlwend non è mai stato a rischio nonostante l’ultimo posto in classifica. Sarebbe stata un’inutile spesa insomma. Il Rapperswil, che nel complesso ha deluso, nonostante qualche malumore, ha deciso di continuare con Hedlund. D’altronde il tecnico svedese era reduce da due stagioni favolose. Il resto dei team ha sicuramente fatto un percorso in linea con le attese (ZSC, Zugo, Ambrì, Lugano, Berna, Davos) o addirittura superato le aspettative (Langnau, Friborgo, Losanna). Un discorso a parte lo meritano i campioni in carica del Ginevra. È vero, le Aquile in campionato non hanno brillato, ma è arrivato il trionfo in Champions Hockey League. Inoltre, dopo la storica vittoria della scorsa stagione, Cadieux gode evidentemente di tanto credito. Difficile dunque dire se questa costellazione con così pochi licenziamenti sia riconducibile a un nuovo trend, fatto di maggior pazienza e occhio al risparmio, oppure sia semplicemente frutto del caso. La risposta probabilmente la si avrà solamente nel prossimo campionato, ma la sensazione è più che altro che sia “casuale”.
(Petri Matikainen, nella foto Keystone/Geisser)