Luca Cereda sfoggia un piccolo sorriso. È conscio che quest’anno la sua squadra ha disputato fin qui una bella stagione. Non è ancora finita, certo, ma era difficile pretendere di più da questo Ambrì.
“Sì, siamo contenti, anche perché abbiamo eguagliato il numero di punti fatti da me e Paolo (Duca). E anche la differenza reti di + 2 è qualcosa che ci rende orgogliosi”.
Cereda è uno che le statistiche le conosce molto bene, anche quella che parla di un Ambrì che non ha mai vinto una serie post-season contro il Lugano: “Nei prossimi giorni ci sarà un’altra occasione per interrompere questa serie negativa. Vediamo se ne saremo capaci”.
Arrivare davanti a Bienne e Ginevra, finaliste dello scorso campionato, è stata comunque un’impresa:
“Questo dimostra quanto sia equilibrato questo campionato: vincere le partite non è mai facile. Se pensiamo che il Ginevra ha poi vinto la Champions League…”.
Dopo tanti anni difficili, i derby quest’anno sono in parità: due vittorie a testa.
“Sappiamo che contro il Lugano saranno partite difficili, loro sono un’ottima squadra, ma noi, almeno in casa, abbiamo saputo metterli in difficoltà durante questa stagione”.
Una parte del segreto di questo Ambrì è senza dubbio il recupero di Spacek e Dauphin ad alti livelli:
“Prima non era così disastrosi e adesso non tutto è perfetto. Possiamo migliorare ancora. Certo che vedendo la prestazione di Spacek, anche a livello di leadership, è evidente il passo avanti che abbiamo fatto”.

(Foto Keystone/Kraemer)