Il Lugano può ancora vincere il campionato? È a undici punti
dalla vetta a dodici partite dalla fine, deve quindi recuperare poco più di un
punto a partita. E allora sì, può farlo. Croci Torti ha assemblato la squadra
più multiforme di tutte, quasi impossibile da affrontare in pre-tattica e
complessa sul campo. Ultimo esempio camaleontico: a Lucerna era annunciata una
difesa a quattro, ma poi ha cominciato a tre e gli avversari sono andati in
tilt. E questo nonostante i bianconeri avessero sostenuto gli sforzi di una
settimana inglese rivelatasi poi uno spartiacque, in senso positivo: tre
vittorie, con accluso il passaggio alla semifinale di Coppa (contro il Sion,
capolista di Challenge).
Il Lugano ha tre squadre davanti, ma tutte difettose, chi più chi meno. Lo Zurigo, battuto in modo convincente a Cornaredo, sembra affidarsi a un ricambio in vista della prossima stagione e mercoledì è stato anche buttato fuori dalla Coppa Svizzera dal Winterthur; il Servette non perde mai, ma ha ancora la Conference e molte energie se ne andranno; infine lo Young Boys in piena crisi di risultati e di gioco (ciao anch’esso alla Coppa), che ha licenziato Wicky, mai capace di dare un vero gioco e che si è affidato ai singoli senza inventarsi nulla (ora ci sarà Joel Magnin, ottimo nelle giovanili, disastroso nell’unica esperienza in Super con lo Xamax).
Il Lugano, poi, ha tra le sue fila giocatori unici come Valenzuela e Sabbatini, intelligenze come Bislimi e Bottani, stoccatori come Vladi e Celar, che stanno dentro alla perfezione nelle continue e immaginifiche visioni del Cruus. Poggiate su un centrocampo che è il più forte del torneo (ed è lì che si vincono le partite).
Undici punti da recuperare. Il Lugano ce la può ancora fare. Chi non ci crede, per usare un termine per avanzati, è un burfaldino.
Il Lugano ha tre squadre davanti, ma tutte difettose, chi più chi meno. Lo Zurigo, battuto in modo convincente a Cornaredo, sembra affidarsi a un ricambio in vista della prossima stagione e mercoledì è stato anche buttato fuori dalla Coppa Svizzera dal Winterthur; il Servette non perde mai, ma ha ancora la Conference e molte energie se ne andranno; infine lo Young Boys in piena crisi di risultati e di gioco (ciao anch’esso alla Coppa), che ha licenziato Wicky, mai capace di dare un vero gioco e che si è affidato ai singoli senza inventarsi nulla (ora ci sarà Joel Magnin, ottimo nelle giovanili, disastroso nell’unica esperienza in Super con lo Xamax).
Il Lugano, poi, ha tra le sue fila giocatori unici come Valenzuela e Sabbatini, intelligenze come Bislimi e Bottani, stoccatori come Vladi e Celar, che stanno dentro alla perfezione nelle continue e immaginifiche visioni del Cruus. Poggiate su un centrocampo che è il più forte del torneo (ed è lì che si vincono le partite).
Undici punti da recuperare. Il Lugano ce la può ancora fare. Chi non ci crede, per usare un termine per avanzati, è un burfaldino.
(Foto Schmidli)