IL LUGANOLOGO
Siamo pur sempre il Lugano!
La squadra di Gianinazzi si affida alla storia e a un gruppo che ha disputato una buona stagione
Pubblicato il 06.03.2024 09:03
di Doriano Baserga
Sarà dunque derby. Eh sì, lo vedevamo arrivare da lontano e alla fine eccolo qui.
Ci arriviamo un po’ con il fiatone, complice una stagione lunga e punteggiata da tanti infortuni. Decisamente troppi.
Oltretutto ci arriviamo con una piccola delusione in corpo, quella del mancato accesso diretto ai playoff. Un’idea che avevamo accarezzato per lunghi tratti.
E invece è andata male, complice un finale di stagione non all’altezza che adesso rimescola tutte le carte e che in fondo non regala garanzie su questa squadra.
Peccato, perché Gianinazzi e i suoi ragazzi, durante questa stagione, hanno anche saputo divertire e dare spettacolo.
C’è chi dice che l’Ambrì è favorito perché arriva più in forma. A pensarci bene, è proprio così. Almeno stando agli ultimi risultati. Ma come dicono gli esperti, nei playoff si azzera tutto. Risultati e sensazioni.
I numeri, o la storia, come la chiama qualcuno, parlano invece di un Lugano che non ha mai perso un post-season contro i leventinesi. Ecco, teniamoci stretti almeno questa certezza, che non è poco di questi tempi.
Una cosa è certa: il derby richiamerà anche alla Corner Arena un gran pubblico. È quello di cui forse ha bisogno questa squadra. Entusiasmo, tanto entusiasmo, per ripartire in una stagione che è ancora tutta da giocare e che non deve subire la delusione di questo finale di Regular Season.
Gianinazzi ne è conscio e farà di tutto per calmare le menti forse un po’ agitate dei suoi giocatori.
Un po’ come accadde nel lontano 2006, quando sotto 3 a 0 nella serie, e con l’Ambrì che sembrava inarrivabile, i bianconeri cambiarono la storia di quel playoff e andarono a vincere l’ultimo titolo.
Bisogna aggrapparsi a quella mentalità indomita, di un gruppo e di una società che in momenti decisivi non tradisce ed è capace di tirar fuori risorse inaspettate.
Se questo club ha vinto sette campionati, ci sarà un motivo. Ha dentro di sé una forza che altri sottovalutano. Ora è arrivato il momento di tirarla fuori.
Senza parlare troppo di singoli o di linee, o ancora di portieri: no, qui è la mentalità in toto che deve fare la differenza. Perché se il Lugano gioca come sa, resta più forte dell’Ambrì.
Bisognerà dimostrarlo a partire da domani sera.            
(Foto Keystone/Kefalas)